Sciolglimento Multiservizi. Morabito (Sel): “Svanite le promesse di Scopelliti”

Reggio Calabria. Si è conclusa nel peggiore dei modi la fase di scioglimento della Multiservizi. Sono sparite nel nulla le mirabolanti promesse del governatore Scopelliti, dopo l’annuncio, a Luglio, di un un protocollo di intesa tra un nunzio del governatore, l’avv. Pasquale Melissari, responsabile di Calabria Lavoro e la Commissione Straordinaria, che avrebbe dovuto consentire l’assorbimento da parte dell’Azienda Calabria Lavoro di tutto il personale della Multiservizi, sia pur con contratti precari di almeno sei mesi. Che fine ha fatto lo strombazzato protocollo d’intesa ben accolto da quasi tutti i sindacati di categoria? Sembra che si sia ridotto davvero a poca cosa, così confermando le grandi perplessità espresse in quella occasione da una sola organizzazione sindacale: la FIADEL. I mesi che sarebbero dovuti servire per addivenire ad una soluzione definitiva al problema che si è creato con lo scioglimento sono trascorsi inutilmente ed ancora il Comune di Reggio Calabria non ha deciso a chi affidare l’attività svolta dalla Multiservizi. I Dirigenti dell’Ente Comunale e della Commissione Straordinaria si erano orientati verso la costituzione di una società in house providing ad intero capitale azionario pubblico, ma gestione sottoposta al diritto privato, scartando l’ipotesi della costituzione di un’Azienda Speciale, gestita con criteri interamente pubblici, per come proposto da alcune Sinistra Ecologia e Libertà, dal Comitato “Ripartiamo dai servizi pubblici” e da ben due sigle sindacali, la FIADEL e il SUL. Il Dirigente Generale del Comune di Reggio Calabria, dott. Pietro Emilio, opponeva alla costituzione dell’Azienda Speciale la difficoltà di trasferirvi interamente il personale dipendente della Multiservizi, a causa dell’impossibilità di assumere direttamente personale solo con la forma del contratto pubblico, circostanza che, secondo il Segretario Comunale, non avrebbe garantito il trasferimento di tutto il personale alla nuova azienda. La Commissione Straordinaria non ha voluto tener conto del fatto che non veniva contestata la bontà della proposta dell’Azienda Speciale, che rappresenta la soluzione più adeguata per assicurare efficienza, produttività, trasparenza amministrativa, corretta gestione delle risorse e, soprattutto, un presidio contro le infiltrazioni della criminalità organizzata. Inoltre, un’Azienda Speciale avrebbe assorbito, senza la necessità di concorso pubblico buona parte dei dipendenti della Multiservizi, molti dei quali sono ex dipendenti comunali a suo tempo trasferiti alla Multiservizi, oppure dipendenti che, in considerazione del loro livello professionale, possono essere assunti senza la necessità di alcun concorso pubblico. Per il resto, la direzione dell’Azienda Speciale può essere affidata tranquillamente a figure professionali e tecniche che sono già nei ruoli del Comune di Reggio Calabria. Oggi, stranamente, il dott. Pietro Emilio afferma che anche per la società in house che si starebbe organizzando siano necessari concorsi pubblici per l’acquisizione del personale, in quanto si tratta di una società in house ad azionariato interamente pubblico. Nemmeno con la società in house, fortemente voluta proprio dal Segretario Comunale si possono dunque trasferire i 270 dipendenti della Multiservizi, per cui sorge il fondato sospetto che si voglia ricorrere ad un espediente per evitare il concorso pubblico. Un espediente già bello e pronto: il trasferimento di una parte delle azioni pubbliche a privati. Infatti, se la società per azioni diventa a capitale misto pubblico- privato, nulla vieta che la gestione di tale società venga affidata al privato e venga così evitato il concorso pubblico per l’assunzione del personale. Ci auguriamo che la Commissione Straordinaria, in questi giorni integrata dal nuovo coordinatore, dott. Gaetano Chiusolo, voglia riesaminare la questione, si voglia confrontare con la nostra proposta e con i nostri argomenti, voglia finalmente tener conto delle peculiari gravi condizioni della città di Reggio Calabria, voglia invertire rotta rispetto ai disastri provocati da dissennate amministrazioni del passato e voglia porsi il problema più importante, cioè quello di utilizzare l’istituzione pubblica come baluardo nei confronti del terrificante ed asfissiante potere delle cosche della ‘ndrangheta. Restiamo in attesa di un sollecito incontro con la Commissione Straordinaria e con la Dirigenza del Comune di Reggio Calabria, al fine di mettere al servizio della città le nostre proposte e le nostre idee.

Stefano Morabito
Coordinatore provinciale Sel

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