Province, interrogazione M5S su effetti riforma Delrio: “Urgono fondi, a partire da Vibo Valentia”

«Come intendano intervenire in via straordinaria nei casi di mancanza di liquidità delle province e se non ritengano inderogabile un aumento dei trasferimenti centrali per l’espletamento delle funzioni». Lo ha chiesto in un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dell’Economia la deputata M5s Dalila Nesci, riassumendo, con i colleghi di gruppo cofirmatari Laura Castelli e Davide Crippa, i problemi di cassa delle province conseguenti alla riforma Delrio, «che – commenta Nesci – le abolisce per finta, sottraendo molte risorse necessarie».
Nell’interrogazione M5s si precisa che per la viabilità «alle province tocca la gestione, manutenzione e messa in sicurezza di 130 mila chilometri di strade, cioè oltre il 70% della rete viaria nazionale, e per la scuola, invece, la gestione ordinaria e la messa in sicurezza delle oltre 5.100 scuole superiori italiane in cui studiano 2 milioni e 500 mila studenti». Così le province, hanno poi precisato i tre parlamentari Cinque stelle, arriveranno al «default degli equilibri di cassa e allo sforamento generalizzato degli obiettivi del patto di stabilità interno, a fronte di un risparmio totale misero, pari a 89 milioni di euro, secondo la relazione del 6 novembre 2013 della Corte dei conti».
Soprattutto, i deputati M5s hanno messo in evidenza che «le province di Biella e Vibo Valentia si trovano già in dissesto finanziario, con la seconda in una situazione amministrativa di ulteriore difficoltà, anche a causa dei condizionamenti della ‘ndrangheta sul territorio». Per Nesci, Castelli e Crippa, insomma, è fondamentale che il governo si muova subito, iniziando da Vibo Valentia.

Exit mobile version