Tensione in Medio Oriente, abbattuto F-16 israeliano

Israele. La contraerea siriana questa mattina ha abbattuto, con grande probabilità usando un sistema 2K22 Tunguska (SA-19) e non il Pantsir S-1 (SA-22 NATO), un F-16 di Israele che sorvolava l’area settentrionale di Damasco dopo avere eseguito uno Strike contro una base militare iraniana.
I piloti dell’F-16 Israeliano si sono lanciati, riuscendo ad prendere terra entro i propri confini, ed al momento uno solo di essi versa in condizioni serie.
Poche ore prima da quella stessa base un drone di fabbricazione iraniana era decollato diretto verso lo spazio aereo di Israele ed era stato abbattuto da un elicottero israeliano (e non da un missile del sistema Patriot come era stato riportato nell’immediatezza dei fatti) .
Il portavoce delle Forze di sicurezza Israeliane, il Gen. Ronen Manelis ha dichiarato che nella mattinata di sabato 10 Febbraio 2018 le forze di sicurezza dello stato ebraico hanno identificato un drone iraniano partito dal territorio di Damasco, attivando le procedure di sicurezza ed abbattendolo.  Il drone al momento è in loro possesso per ulteriori accertamenti.
Il Gen. Manelis ha inoltre confermato che le sirene di allerta per la popolazione sono state attivate in diverse aree del nord di Israele, prima nella città settentrionale israeliana di Beit She’an e successivamente nelle aree circostanti e nelle alture del Golan sia durante la localizzazione del drone, che nella fase di abbattimento dell’F16, ma che i civili non sono mai stati in pericolo.
Il portavoce militare ha concluso il suo intervento aggiungendo che quanto accaduto stamattina “Si tratta di un grave attacco iraniano sul territorio israeliano, l’Iran sta trascinando la regione in una situazione in cui non sa come andrà a finire. Siamo pronti per una serie di incidenti … chiunque sia responsabile per quanto accaduto è colui che pagherà il prezzo”.
Dal fronte opposto la tv di stato siriana ha riportato esplosioni nell’area di Damasco, definendole nuove “aggressioni israeliane”. L’alleanza militare vicina al regime di Assad, che comprende anche l’Iran ed Hezbollah ha avvisato lo stato ebraico che qualsiasi nuovo atto sarà considerato come un attacco terroristico e si sta mobilitando in questi minuti temendo una violenta reazione di Gerusalemme.
Nel palcoscenico mediorientale odierno anche la Russia, che sostiene le forze regolari Siriane , ha preso posizione invitando le parti a esercitare moderazione, aggiungendo che ogni minaccia alla sicurezza dei militari russi sarà considerata”inaccettabile”.
Un portavoce militare israeliano ha detto che Siria e Iran stanno “giocando con il fuoco” e pagheranno un prezzo pesantissimo. L’Ufficio del Primo Ministro ha incaricato i ministri del governo di non parlare pubblicamente degli eventi relativi a quanto accaduto al confine settentrionale.
Secondo fonti ufficiali israeliane, dall’inizio degli incidenti, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha tenuto consultazioni sulla sicurezza e approvato le azioni necessarie in tempo reale.I membri del gabinetto di sicurezza israeliano sono stati informati sui dettagli ed il ministro della Difesa Avigdor Lieberman terrà una speciale riunione di valutazione della sicurezza a breve con il capo di stato maggiore dell’IDF e alti ufficiali dell’esercito e della sicurezza.
Fonti di opposizione a Damasco riferiscono che un attacco israeliano ha colpito una torre di controllo di un aeroporto militare siriano vicino a Damasco e un deposito di armi vicino alla capitale siriana.
La televisione siriana ha affermato sabato mattina che più di un aereo israeliano è stato colpito dai sistemi di difesa siriani. All’aeroporto israeliano “Ben-Gurion” gli sbarchi e le partenze sono stati temporaneamente sospesi e la situazione è costantemente in via di sviluppo.

Salvatore De Blasio

Exit mobile version