Alfie. Il disprezzo dell’Associazione Don Milani per l’ostinazione “anti-curativa” delle istituzioni inglesi

Filippo Pollifroni

Filippo Pollifroni

Reggio Calabria. “Questa ‘inattesa’ resistenza fisica di Alfie alla pretesa insufficienza respiratoria letale dei medici rappresenta una ‘falsificazione’ – in termini popperiani – della tesi della completa perdita di funzionalità del sistema nervoso centrale. Le funzioni  tronco encefaliche del bambino risultano infatti ancora sufficientemente integre da consentirgli una respirazione autonoma, anche se non è possibile prevedere per quanto questa potrà continuare in assenza di un supplemento di ossigeno. Anche il suo cuore continua a battere, a testimonianza dell’assenza di una compromissione sostanziale del miocardio”.
“La mancata riconnessione del supporto ventilatorio meccanico dopo tutte queste ore , mostra quella che già il cardinale Sgreccia,  in occasione della vicenda del bambino Charlie Gard, aveva chiamato un ‘accanimento tanatologico’, ossia una ostinazione ideologica e priva di ragionevole fondamento clinico ed etico nel porre fine alla esistenza di un paziente”.
“Gli inglesi chiamano l’accanimento terapeutico con il termine ‘therapeutic obstinacy’ (ostinazione terapeutica), ma in questo caso, si potrebbe parlare di ‘ostinazione anti-curativa’. Questo è il contrario delle autentiche ‘cure palliative’, che prevedono di prendersi cura del paziente inguaribile fino all’ultimo istante della sua vita, senza procurare anzitempo la sua monte con una eutanasia omissiva. La medicina ha bisogno di essere liberata da una ideologia mortale che nega in radice la sua vocazione al servizio della vita”. Da volontario Caritas da oltre 20 anni mi rivolgo alle istituzioni inglesi con un assoluto senso di “disprezzo”… vergognatevi!

Avv. Filippo Pollifroni
Presidente Associazione Don Milani

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