Il Governo Israeliano approva nuove costruzioni ad Hebron

31 unità abitative sorgeranno nella città vecchia di Hebron. E' il primo intervento in dieci anni

Gerusalemme (Israele). Domenica il governo israeliano ha approvato la spesa di circa 22 milioni di shekel ( circa 6,1 milioni di dollari ) per espandere l’insediamento ebraico ad Hebron, la città a prevalenza palestinese ove  insiste anche la Tomba dei Patriarchi d’Israele, il sepolcro biblico di Abramo, Isacco e Giacobbe.

Il progetto, che era già stato approvato dall’Amministrazione Civile per la Cisgiordania, sorgerà nel sito di un’ex base dell’esercito israeliano. Con tale decisione il governo israeliano ha autorizzato la costruzione di un nuovo quartiere ebraico, che comprenderà 31 unità abitative, asili nido, parchi giochi ed aree pubbliche.

Il lavoro è in linea con la politica di “sviluppare la comunità ebraica nella città” su terreni di proprietà di singoli ebrei”, ha dichiarato il governo israeliano,  per tale motivo una parte della base militare fu costruita su un terreno  appartenuto ad ebrei.

Il ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha elogiato l’approvazione da parte del governo dei fondi, dicendo: “Un nuovo quartiere ebraico a Hebron, per la prima volta in 20 anni!” Lieberman ha inoltre  tweettato. “Ringrazio il primo ministro e i ministri del governo che hanno approvato il piano del quartiere di Hezekiah“.

Dopo la guerra d’indipendenza e la conquista della Cisgiordania da parte della Giordania, il terreno fu affittato al comune di Hebron, che vi costruì una stazione centrale di autobus. Rimase in funzione dopo che le forze israeliane conquistarono l’area nella Guerra dei Sei Giorni del 1967.  Nel 1987 il terreno venne requisito dall’esercito.

Il nuovo progetto di insediamento, che ridurrà la zona militare nella zona, sarà finanziato da piu’ ministeri. Il solo ministero della Difesa contribuirà con 2,8 milioni di shekel.

La nuova struttura ad Hebron è di fatto la prima costruzione di insediamenti ebraici in un decennio e non mancano le polemiche da più parti “Ventidue milioni di shekel per espandere l’occupazione: direttamente dai ministeri del governo vicino a casa tua“, ha commentato Ayman Odeh, presidente della fazione della Joint List nella Knesset, in un tweet sarcastico. “Il governo di destra che crea divisioni e incitamento continua a infiammare la regione e poi urla che non c’è un partner (per la pace ndr)”. “A beneficio di una manciata di coloni estremisti, il governo sta calpestando i suoi cittadini“.

Un altro membro della fazione della coalizione Knesset, in gran parte araba, Neven Abu Rahmoun, ha detto che l’evacuazione di un campo militare dovrebbe essere effettuata per porre fine all’occupazione militare piuttosto che rafforzare l’impresa di insediamento a Hebron. “I residenti palestinesi di Hebron soffrono quotidianamente di limitazioni alla libertà di movimento, alla violenza dei coloni, alle violenze delle forze di sicurezza e alla conquista della terra”.

Hebron è il secondo luogo santo dell’ebraismo, è una città divisa in due, a seguito del massacro di 29 persone avvenuto nel 1994 all’interno della Moschea, ad opera di un fanatico ebreo di origine statunitense. L’area, un tempo roccaforte di Hamas è particolarmente sensibile per gli equilibri di tutta la West Bank.  Al fine di favorire la coesistenza pacifica delle due parti la città nel 1997 venne divisa in due settori: Hebron 2 (circa il 20% della città), sotto controllo dell’esercito israeliano, ed Hebron 1, affidata al controllo dell’Autorità Palestinese, e venne siglato il cosiddetto Protocollo di Hebron. In accordo con tale protocollo sia i Palestinesi che gli Israeliani hanno accettato una presenza internazionale, denominata T.I.P.H. (Temporary International Presence in Hebron), con compiti di osservazione. Alla TIPH concorrono Norvegia, Italia, Svezia, Turchia e Svizzera. L’Italia, nello specifico, contribuisce a tale missione con un contingente di Carabinieri che svolgono la funzione di osservatori internazionali.

Salvatore De Blasio

Exit mobile version