Avellino. Strage bus: Ad Autostrade per l’Italia 2 ore dai pm

Autostrade per l'Italia

Autostrade per l'Italia

Avellino. È stato ascoltato per circa due ore in qualità di persona informata sui fatti l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Spa, Roberto Tomasi. Il top manager, che ha preso l’incarico di Giovanni Castellucci alla fine di gennaio scorso, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa AGI è stato convocato nel primo pomeriggio dal procuratore della Repubblica del tribunale di Avellino, Rosario Cantelmo e dal sostituto Cecilia Annecchini, gli stessi magistrati che hanno coordinato le indagini sull’incidente di Acqualonga del 2013, quando un bus turistico vecchio e malandato precipitò dal viadotto dell’autostrada A16 provocando la morte di 40 persone.

Nel processo scaturito da qell’inchiesta, l’11 gennaio scorso Castellucci è stato assolto, ma 6 dirigenti di Autostrade sono stati condannati assieme al proprietario del bus e a una funzionaria della Motorizzazione Civile di Napoli. Nel corso del dibattimento, atti hanno portato a una seconda inchiesta che si concentra sulla manutenzione di 11 viadotti del tratto dell’A16 Napoli-Canosa tra i caselli di Baiano e Benevento, che ricadono nella giurisdizione della procura irpina.

Secondo il procuratore Cantelmo, che nel corso del processo ha chiesto e ottenuto la trasmissione al suo ufficio di alcuni atti processuali, ci sarebbero delle inadempienze nella gestione della manutenzione scaturite da una precisa politica gestionale decisa ai livelli più alti di Autostrade. Di qui l’inchiesta bis, che ha già portato ad alcuni sopralluoghi tecnici nelle scorse settimane su due viadotti autostradali per una perizia affidata all’ingegnere Andrea Demozzi, autore della perizia di oltre mille pagine portata nel processo sulla strage del bus.

Tomasi, accompagnato dai suoi legali, è uscito nel pomeriggio dagli uffici della procura di Avellino. Dal settembre 2018 a gennaio scorso è stato direttore generale di Autostrade e prima ancora, dal 2015 al 2018 condirettore generale. Sul contenuto dell’interrogatorio gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. Nei prossimi giorni potrebbero essere ascoltati altri dirigenti o ex dirigenti della società.

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