Reggio Calabria. Continua l’incisiva azione degli uomini della Questura di Reggio Calabria, diretta dal Questore Carmelo Casabona, volta a restituire alla collettività i beni immobili realizzati con il provento delle attività criminose delle famiglie di ‘ndrangheta. L’attività dal 2008 ad oggi ha portato alla materiale apprensione di ben 126 unità immobiliari tra negozi, garage ed appartamenti, per un valore complessivo di circa 66 milioni di euro.
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha dato esecuzione a ordinanze di sgombero coatto relative a due unità immobiliari site in Reggio Calabria. Il primo sgombero ha riguardato un magazzino di circa 130 mq, sede di una ditta per la vendita di materiale elettrico, già confiscato dal Tribunale Misure di Prevenzione di Reggio Calabria a carico dei fratelli Domenico Libri, nato a Reggio Calabria il 24.05.1934, deceduto, e Pasquale Libri nato a Reggio Calabria il 26.01.1939, da anni ai vertici di una delle più potenti cosche di ‘ndrangheta della città. La confisca, confermata dalla Corte D’appello misure di prevenzione di Reggio Calabria il 06.03.1986, era divenuta definitiva in data 03.02.1987 a seguito di sentenza della Corte Suprema di Cassazione.
L’immobile è stato consegnato all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata per l’immediata destinazione al Ministero di Grazia e Giustizia per finalità istituzionali.
Il secondo sgombero ha riguardato un ampio magazzino dalla superficie di 350 mq con un piazzale antistante di 500 mq, sede di una ditta per la vendita di materiale per idraulica, confiscato dal Tribunale Misure di Prevenzione di Reggio Calabria a carico di Mario Salvatore Audino, nato a Reggio Calabria il 11.10.1963, ucciso il 19.12.2003 quando era al vertice dell’omonima cosca operante nel rione San Giovannello. La confisca dell’immobile era divenuta definitiva il 03.06.2005 a seguito di sentenza della Corte Suprema di Cassazione. L’immobile, dopo essere stato acquisito è stato consegnato alla citata Agenzia per finalità sociali e istituzionali.
Il valore dei due immobili sgomberati ammonta a circa 3 milioni di euro.
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