Africo (Reggio Calabria). Secondo quanto riferisce Bruno Bruzzaniti, uno autori del rinvenimento nel mare di Capo Zeffirio della scultura bronzea raffigurante un leone e di un’armatura, sui fondali sarebbero incastrati anche una nave ed una statua. ”Quando sono entrato in acqua – rivela Bruzzaniti – ho visto una statua che si trova incagliata tra gli scogli ed un pezzo di nave. Le maree però coprono tutto e quindi si deve essere proprio fortunati per poter vedere gli altri oggetti che si trovano ancora in fondo al mare”. Il leone di bronzo raggiunge un’altezza di quasi cinquanta centimetri ed il suo peso si aggira attorno ai quindici chili. Vicino al luogo del ritrovamento sono presenti, peraltro, pezzi di vasi di colore nero. E’ plausibile che i reperti fossero trasportati da una nave inabissatasi nel mar Jonio. Sarà il personale specializzato della Soprintendenza dei beni archeologici a verificare il periodo storico da cui derivano. I due responsabili del ritrovamento, Bruno Bruzzaniti e Leo Morabito, intanto, affermano di avere formalmente presentato una denuncia a chi di dovere, come prescritto dale norme in materia. ”Pensiamo si tratti di pezzi di valore – ha detto Bruzzaniti – l’importante è che vengano salvaguardati e tutelati. E’ una bella scoperta per tutta la Calabria”.
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