Reggina, salvezza sempre più difficile

RegginaNapoli 1 – 1

Reggina: Puggioni, Lanzaro, Valdez, Cirillo (24’st Krajcic), Sestu (41’st Stuani), Carmona, Barillà, Costa, Cozza (33’st Di Gennaro), Brienza, Corradi.

a disposizione: Marino, Cascione, Ceravolo, Adejo. all. Nevio Orlandi

Napoli: Navarro, Santacroce, Cannavaro, Contini, Aronica, Blasi, Pazienza, Bogliacino (33’st Montervino) Hamsik, Lavezzi, Zalayeta (41’st Russotto).

a disposizione: Bucci, Grava, Rinaudo, Montervino, Amodio, Denis. all. Roberto Donadoni

marcatori: 27’pt Corradi, 19’st Lavezzi

note: ammoniti Cirillo, Corradi, Bogliacino, Zalayeta, Aronica; angoli 6 a 3; recupero 2’+1’pt4’st; spettatori 10. 027 (1.337 paganti, 8.690 abbonati)

arbitro: Matteo Trefoloni di Siena
assistenti: Giuseppe Foschetti di Milano e Mauro Tonolini di Milano
IV ufficiale di gara: Leonardo Baracani di Firenze

Reggio Calabria. Un pareggio che non basta per continuare a sognare. Reggina-Napoli inizia con gli amaranto che si muovono in campo fin dai primi minuti con piglio deciso alla ricerca della vittoria dopo 14 turni. Da parte del pubblico fischi per l’ex di turno, Aronica. Le due squadre si affrontano a viso aperto con continui capovolgimenti di fronte. [ad#ad-1]

Due gli episodi da moviola in area di rigore, ma su entrambi i fronti. Se la reggina ha da recriminare per un fallo su Lanzaro sugli sviluppi di un calcio d’angolo, i campani possono gridare al rigore non concesso per un fallo di mano, che dalla Tribuna è sembrato evidente, di Valdez.  Il gol del momentaneo vantaggio amaranto giunge al 27° dopo una serie di azioni offensive della Reggina. Corradi viene imbeccato da un assist millimetrico di capitan Cozza, l’attaccante non sbaglia solo davanti al portiere, e con questo gol, il decimo, eguaglia il suo record di marcature in una stagione in serie A. Il Napoli si fa pericoloso solo con un colpo di testa di Pazienza, che esalta l’ottima reazione dell’estremo difensore amaranto. La Reggina sfiora il raddoppio al 37° con un diagonale da fuori area di Barillà, che finisce di poco a lato. Dopo due minuti di recupero il signor Trefoloni manda tutti negli spogliatoi per un tè caldo. caldo. Due le ammonizioni nel primo tempo, solo tra le fila della Reggina: Cirillo al 32° e Corradi al 40°. Nel secondo tempo il Napoli entra in campo determinato ad agguantare il pareggio, che arriva al 64° con Lavezzi che approfitta di una ribattuta su un pallone non trattenuto da Puggioni, il quale si è scontrato in uscita con Zalayeta. Azione del gol viziata, secondo gli amaranto, da un fallo di Santacroce. Il primo cartellino giallo per il Napoli arriva al 68°, ammonito Bogliacino per un fallo da dietro su Sestu. Intanto dalla panchina amaranto arriva la prima sostiuzione, Krajcik per Cirillo, mentre il pubblico invoca l’ingresso di Di Gennaro. Orlandi accontenta i tifosi e dopo qualche minuto, al 78° fa il suo ingresso in campo Davide Di Gennaro per Cozza, tra gli applausi del Granillo. Donadoni risponde sostituendo Bogliacino con Montervino. All’83° Zalayeta tarda a riprendere il gioco e si merita il cartellino giallo. All’85° ultima sostituzione per la Reggina, entra Stuani per Sestu, seconda sostituzione per i partenopei, esce Zalayeta per Russotto. Aronica entra nel taccuino dell’arbitro quando manca un minuto e mezzo al 90° per un brutto fallo da dietro su Stuani. Quattro i minuti di recupero decisi da Trefoloni. Stuani manca il gol dii testa al 2° minuto di recupero, su cross perfetto di Krajcik l’attaccante uruguagio non azzecca l’incornata e manda la palla di poco a lato. Si spengono così le speranze di incamerare tre punti per la formazione amaranto. La salvezza si fa sempre più dura.

I GOL

Corradi porta in vantaggio gli amaranto al 27° del primo tempo, grazie a uno splendido assist di Cozza, Corradi da solo davanti al portiere ha trafitto l’incolpevole Navarro. Il Napoli agguanta il pareggio al 64° con un gol di Lavezzi che approfitta di una ribattuta su un pallone non trattenuto da Puggioni, il quale si è scontrato in uscita con Zalayeta. Azione del gol viziata, secondo gli amaranto, da un fallo di Santacroce.

Fabio Papalia

foto Adriana Sapone

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