Siderno ospita il primo incontro di lotta olimpica e arti marziali

Siderno. Il centro polifunzionale di Siderno ha ospitato un incontro tecnico di lotta e arti marziali organizzato dalla locale accademia, diretta dal maestro Giuseppe Cavallo e presieduta dal geometra Vincenzo Sgambelluri. Promosso dal comitato regionale della Fijlkam, l’unica federazione ufficiale del Coni di judo, lotta, karate e arti marziali, presieduto dal dottore Antonio Laganà, lo storico evento federale, il primo che si svolge nella Locride, per le discipline specifiche, ha registrato la partecipazione di più di cinquanta atleti fra i quali molti campioni italiani.

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Sotto l’attento sguardo del presidente Laganà e del vice presidente regionale del settore lotta Albino Nucera, i giovani atleti dell’accademia del maestro Cavallo, che è pluricampione d’Italia di lotta a terra, hanno mostrato grinta e tecnica tanto da suscitare l’ammirazione e il compiacimento generale. Docenti dell’incontro sono stati il dottore Cavallo e l’istruttore dei carabinieri di lotta stile libero e greco romana Demetrio Condò. Quest’ultimo, è l’attuale responsabile del Cus (centro universitario sportivo) di Messina, oltre che docente della Fortitudo 1903, storica società sportiva insignita del collare d’oro (massima onorificenza Coni) presieduta dal mitico professore Giuseppe Pellicone, vice presidente vicario federale e vice presidente mondiale della federazione internazionale di karate riconosciuta dal Cio (comitato internazionale olimpico). Della Fortitudo, il cui direttore tecnico è il maestro dello sport Saverio Neri e allenatori i già campioni azzurri Paolo e Carmelo Rogolino, erano presenti all’incontro di Siderno i pluricampioni italiani cadetti e giovanissimi di lotta libera e greco romana, Emanuele Alampi ed Ernesto Bolaffi che si sono cimentarti in alcune dimostrazioni assieme ai tanti bravi allievi del maestro Cavallo. Il dottore Antonio Laganà dall’alto della sua straordinaria esperienza di arbitro olimpico di lotta ha dispensato molti saggi consigli preannunciando l’avvio di una fase di sviluppo della lotta ad ogni livello. Esaltazione della forza equilibrata, della resistenza e dell’agilità, per Otto Heinrich Jäger la lotta era «il più completo e armonioso degli esercizi». La lotta agonistica venne praticata da tutti i popoli già in tempi remoti, ma fu in Grecia che raggiunse il più alto livello di notorietà e di perfezione. «Sovrani, condottieri, filosofi, scrittori e artisti la tennero in grandissima considerazione» – ha espresso il maestro Cavallo – «stimandola una scienza e un’arte, indispensabile per plasmare sia il fisico che il carattere. Non a caso se ne attribuiva l’invenzione agli dei o agli eroi» – ha proseguito il presidente Laganà – «ovvero a Atena ed Ermes, Ercole e Teseo. Secondo lo storico Plutarco di Cheronea lo sport più antico fu proprio la lotta (pale), da cui derivò il termine palestra» – ha concluso il massimo esponente della Filjlkam calabrese – «per indicare il luogo di allenamento degli atleti».

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