Cadi C5. Emo: «Play-off conquistati con il sudore e il sacrificio dei miei ragazzi»

Reggio Calabria. Sotto il diluvio di Acerra (nell’unica gara dell’intera stagione da disputare all’aperto, quando di dice il destino…) la Cadi si prende i tre punti ma soprattutto conquista, con una giornata di anticipo, la qualificazione ai playoff di serie B. Dopo venticinque appassionanti tappe la truppa di Roberto Emo da sabato sera può gustarsi il primo lusinghiero traguardo.  Storico ed in parte inaspettato. Si spera che i successi non finiscano qui e intanto ci si gode la sosta pasquale in attesa di disputare (sabato 18) l’ultimo impegno casalingo della fase regolare, ospite il Deportivo Matera. Roberto Emo

Rimane in ballo la corsa al secondo posto: in verità, con la contemporanea vittoria del Gragnano in quel di Messina, le speranze in tal senso si sono ridotte al lumicino, ma gli amaranto ci proveranno lo stesso fra quindici giorni. Intanto, sempre nella gara di Acerra altri due “giovanotti” reggini hanno esordito nella categoria cadetta: i bravi Amuso (classe ’92)  e Lombardo (’88). Al traguardo dei play off, anche loro quindi hanno dato un piccolo-grande contributo, segno, della lungimiranza della società di viale Aldo Moro. La compagine reggina, nell’ultimo mese, ha dimostrato maturità oltre che una qualità già nota per la bontà della rosa allestita  ad inizio stagione. Forse la chiave vincente per la Cadi è stata la mancanza di pressioni perchè, alla fine, la società tutto aveva chiesto a Emo e i suoi ragazzi tranne che la qualificazione ai playoff.

«Questa è stata probabilmente la nostra forza – ammette il tecnico Roberto Emo- poter giocare senza pensieri ci ha dato la possibilità di rendere la meglio e di conquistare risultati importanti». Lontano dal Botteghelle: era nelle gare in trasferta che Emo riponeva dubbi. Ma proprio nelle partite giocate dinanzi al al pubblico avverso, la Cadi ha ottenuto dei risultati inaspettati che l’hanno proiettata nei playoff.

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«Non avevo nessuna riserva in merito alla qualità della mia squadra o alla sua forza, temevo un poco la tenuta mentale dei ragazzi soprattutto nelle partite fuori casa dove spesso siamo andati in difficoltà in passato. Invece la squadra ha dimostrato carattere, penso ai risultati ottenuti a Scafati o a Mazara in condizioni ambientali improponibili. Non è facile tenere alta la concentrazione per tutto l’arco del torneo, noi siamo riusciti a mantenere un livello di prestazioni sempre coerente. In questo siamo stati aiutati dal fatto di non avere grosse pressioni dalla società che ci ha sempre fatto lavorare nella tranquillità più assoluta».
Quello dei playoff è una soddisfazione per la società certamente, ma anche per la Reggio calcettistica che si rivede protagonista dopo la scomparsa della principale realtà. Negli ultimi anni però,  gli spareggi tra la B e  l’A2 hanno visto sempre prevalere le formazioni della massima serie.

Antonio Lombardo/futsalcalabria.it

«Credo che noi partiamo “gasati”, i ragazzi hanno conquistato i playoff con il lavoro e con tanti sacrifici, loro invece hanno “agguantato” i Play-out sabato scorso per il rotto della cuffia, sotto l’aspetto psicologico partiamo meglio noi, certo restano sempre calciatori di serie A. Le possibilità restano comunque del cinquanta per cento».

Intanto come detto, insieme alla gioia per il raggiungimento degli spareggi, l’ambiente reggino è soddisfatto per l’esordio ad Acerra di altri due giovani, Amuso e Lombardo che seguono la scia di altri loro coetani che già avevano  trovato spazio in prima squadra durante il corso di questa entusiasmante stagione.

«Per noi questo è motivo di orgoglio. Valorizzare il prodotto del nostro vivaio e dare spazio ai ragazzi “reggini” è il nostro principale obiettivo che non sacrificheremmo dinanzi a nulla. Certo se poi insieme a questo arrivano anche i risultati allora siamo più felici. Abbiamo deciso di puntare su questa strada perchè siamo convinti che qui ci sia tanto materiale di qualità su cui lavorare e tutti questi esordi positivi confermano il nostro pensiero». Infine Emo parla della Licogest promossa in serie A2. «Lo avevo detto che sarebbe salita la Licogest perchè aveva calciatori di qualità superiore».

Vincenzo Ielacqua futsalcalabria.it

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