Brusco stop all’ansia di risalire la china della classifica per la Reggina. La formazione guidata da Iaconi è stata, infatti, sconfitta ad Empoli con il risultato di 2-0. I progressi, che con l’avvento dell’allenatore abruzzese sembravano in grado di dare un volto diverso alle ambizioni frustrate dal pessimo avvio di campionato, sono stati anacquati dall’opaca prova fornita al cospetto di un Empoli che, pure, all’inizio dell’incontro, è stato messo in difficoltà dal buon approccio della Reggina. Un’occasione clamorosamente fallita da Pagano, abile a girarsi in area, ma non altrettanto nel calciare in porta da pochi passi, è stata la concretizzazione della superiorità della squadra amaranto nella prima fase della gara. Un calcio aggressivo, supportato da un fraseggio ordinato, venuto meno, come ormai da consuetudine consolidata, con la realizzazione del primo gol dell’Empoli. Un cross di Valdifiori che ha imbeccato Marianini, bravo a farsi gioco di Costa e Rizzato, e battere Cassano. Era il 40° minuto del primo tempo e questo è stato il momento in cui la Reggina è evaporata, scomparendo dal campo e concedendo il palcoscenico nella sua interezza alle manovre dell’undici di Campilongo che nella ripresa ha sprecato parecchie occasioni prima di raddoppiare con uno splendido pallonetto di Coralli che ha beffato il portiere amaranto. Una prova ulteriore della cronica assenza di personalità palesata dalla Reggina in questa stagione è data dalla totale incapacità di reazione di fronte alle difficoltà che presenta una qualsiasi partita. Impossibile scorgere un qualsiasi barlume di lucido furore agonistico in una squadra che, specialmente nei suoi uomini rappresentativi, evidenzia una fragilità psicologica di cui il rigore fallito in maniera a dir poco imbarazzante da Brienza a pochi istanti del fischio finale, rappresenta l’istantanea perfetta. Particolarmente vivaci gli ultimi minuti della partita durante i quali, oltre all’errore dal dischetto delll’attaccante amaranto, sono stati espulsi Antonazzo, per il fallo su Cascione da cui è scaturito il penalty e il difensore amaranto Costa.