Crotone. Oggi i Comuni di Cotronei e di Petilia Policastro sono stati teatro di un’articolata operazione di polizia giudiziaria condotta dalla Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro, denominata convenzionalmente “Mala Erba”, che ha impegnato, complessivamente, oltre 130 uomini del Comando provinciale Carabinieri di Crotone, diretto dal colonnello Francesco Iacono, nonché elicotteri dell’8° Elinucleo Carabinieri di Vibo Valentia, diverse unità cinofile antidroga e per la ricerca esplosivi e squadre Carabinieri Cacciatori del G.O.C. di Vibo Valentia.
Con il blitz è stato dato corso ad ordinanze di custodia cautelare a carico di 21 persone, emesse dal gip di Crotone Paolo De Luca su richiesta della Procura della Repubblica (Procuratore Raffaele Mazzotta e Sostituto Procuratore Daniela Caramico D’Auria) che ha concordato con gli esiti delle indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro e dalla Stazione Carabinieri di Cotronei. L’accusa nei confronti dei 21 arrestati è di traffico e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti del tipo tipo marijuana e cocaina, reati perpetrati dal febbraio al dicembre 2008.
L’indagine ha preso le mosse dall’omicidio di un giovane del posto: Salvatore Astorino, cl. ’86, di Cotronei, ucciso a colpi d’arma da fuoco, il 26 gennaio 2008, mentre stava festeggiando il diciottesimo compleanno di un amico, al ristorante “Santa Venere” di Cotronei. Per quell’omicidio, il Nucleo operativo della Compagnia di Petilia Policastro aveva tratto in arresto un 33enne successivamente condannato a 30 anni di reclusione, all’inizio del 2009, con pena confermata in Appello.
Gli elementi raccolti durante il prosieguo dell’attività investigativa hanno consentito di svelare un traffico di sostanze stupefacenti di vario tipo, posto in essere da una ben organizzata rete di spacciatori residenti fra Cotronei e Petilia Policastro, alcuni dei quali ritenuti di notevole spessore criminale nonostante gli ancora poco numerosi precedenti. La sostanza stupefacente era destinata al mercato locale: soprattutto giovani che frequentavano pub e luoghi di ritrovo di Cotronei durante i fine settimana e le feste di Natale e Capodanno. Il nome particolare dell’operazione trae origine dal radicamento nel territorio degli arrestati che, come l’erba cattiva, soffoca e ruba luce a quella buona contribuendo all’impoverimento materiale e sociale di quelle terre.
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