Catanzaro. Aldo Cantafio, l’uomo di quarantuno anni, il cui cadavere è stato rinvenuto l’altro ieri all’interno di un palazzo in via Teano, a Catanzaro, è deceduto in seguito ad un’overdose. E’ questo l’esito dell’autopsia cui è stato sottoposto il corpo della vittima. In particolare, sarebbe stato un letale mix di droghe a provocarne il decesso, sebbene, al momento, non si scarti l’ipotesi che la causa sia addebitabile ad uno stock di sostanza stupefacente tagliata male. Nel frattempo, l’attività investigativa dei carabinieri è giunta ad un importante punto di svolta. La giudice Abigail Mellace, infatti, ha convalidato i fermi disposti nei confronti di Simone Bevilacqua e Fabio Critelli, sospettati di aver cagionato il decesso di Cantafio. Il reato per il quale sono accusati è quello di morte provocata da un altro reato. Gli inquirenti ritengono che siano stati loro a consegnare le sostanze rivelatesi fatali per il quarantunenne. Contestualmente è stata accusata di favoreggiamento, e per questo denunciata a piede libero, una donna. Per Bevilacqua e Critelli è stata ordinata la custodia cautelare in carcere.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more