L’etica e il fair play del Panathlon Club

Reggio Calabria. Il Panathlon Club di Reggio Calabria, guidato dal presidente Mimmo Albino, continua la sua opera verso il recupero dei valori sani nell’attività sportiva. Anche quest’anno, Albino, che dirige la Scuola Regionale dello Sport del Coni e l’Associazione Stelle al merito Sportivo Coni di Reggio Calabria, ha promosso, nelle scuole medie che hanno aderito ai Giochi della Gioventù, il progetto “Messaggio per uno sport pulito”. Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di favorire, attraverso un’azione multimediale (letture, proiezioni, conferenze, incontri sportivi ed attività motorie) lo studio e la conoscenza dei valori dell’etica e del fair play e di come, attraverso lo sport, si possa intervenire per creare i presupposti verso una crescita culturale e sociale. Gli incontri, appunto, hanno messo in luce come le istituzioni scolastiche e sportive svolgano, al giorno d’oggi, un ruolo che diventa sempre più determinante nell’insegnamento dei valori etici per la corretta e sana crescita dei ragazzi. E proprio gli alunni, che non hanno mancato di creatività, hanno realizzato alla fine del corso i loro messaggi spaziando dalla scrittura, alla grafica, alla fotografia fino alla realizzazione di brevi video. È stato facile, analizzando concetti in tema di sport, amato dai ragazzi, passare alle analoghe tematiche in tema di convivenza civile e del ruolo del cittadino che consapevolmente partecipa alla realizzazione del bene comune. Nei “messaggi” dei ragazzi risultano proposte utili e lontane da ogni forma di “inquinamento” che sempre più sta condizionando il mondo agonistico dello sport. Testimonial delle iniziative sono stati nomi illustri dello sport reggino di ieri e di oggi come i due arbitri internazionali, Mimì Fortugno (calcio) e Antonio Laganà (lotta), i calciatori della Reggina Calcio, Simone Missiroli e Pietro Marino ed il pluricampione di atletica leggera, Francesco Pignata. Al progetto, sposato in pieno dai presidenti regionale e provinciale del Coni in Calabria, Mimmo Praticò e Giovanni Filocamo, da sempre in prima linea in favore del recupero dei valori nello sport, hanno aderito tutte le federazioni e le discipline da sempre vicine ai giovani studenti. L’apice di questo lungo percorso per uno sport pulito, il Panathlon Club, nato a Reggio Calabria nell’aprile del 1970, lo ha raggiunto al momento della firma della “Dichiarazione del Panathlon sull’etica nello sport giovanile”. L’Istituto comprensivo “G. Moscato” di Gallina ha aderito per primo, in Calabria, alla Dichiarazione che ha proseliti in tantissimi Paesi. “Il progetto, – dichiara la dirigente della scuola di Gallina, Anna Rita Galletta – partendo dall’acquisizione dei principi basilari collegati al termine legalità, mira al potenziamento ed allo sviluppo delle valenze positive che ogni alunno possiede”. La conclusione del progetto ha avuto il momento clou al palazzo della Provincia di Reggio Calabria, dove, alla presenza dell’assessore allo sport Attilio Tucci, delle autorità del Coni, Praticò e Filocamo, della dirigente provinciale dell’Ufficio scolastico, Teresa Sgambellone e del coordinatore provinciale di educazione fisica, Pasquale Barreca, il professor Mimmo Albino ha premiato le tre scuole medie che si sono distinte nel progetto: gli istituti di Gallina, Molochio e Ravagnese. Di seguito, la Carta del fair play che, in virtù dell’impegno del Panathlon Club, merita di stare sempre più in vista nei luoghi di sport: 1. Fare di ogni incontro sportivo un momento privilegiato di festa; 2. Conformarsi alle regole ed allo spirito dello sport praticato; 3. Rispettare i propri avversari come se stessi; 4. Accettare le decisioni dei giudici sportivi; 5. Evitare le cattiverie e le aggressioni con parole e/o fatti; 6. Non usare artifici ed inganni per ottenere la vittoria; 7. Essere degno nella vittoria come nella sconfitta; 8. Aiutare ognuno con la propria presenza e comprensione; 9. Soccorrere ogni sportivo ferito o in pericolo; 10. Essere realmente un ambasciatore dello sport.

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