Lettera aperta al governatore Scopelliti

Egregio Presidente, Conosco la sua sensibilità nei confronti del problema della tossicodipendenza e mi piacerebbe poter affrontare questo argomento in una relazione diretta e non mediata attraverso la stampa. Le comunità terapeutiche calabresi stanno per chiudere, sono sull’orlo del collasso e non rimane più tempo. La chiusura delle comunità significa perdita di centinaia di posti di lavoro, significa centinaia e centinaia di ragazzi di nuovo sulla strada, significa manovalanza per lo spaccio e arricchimento per la ndrangheta. E significa ancora emarginazione e disagio. La Calabria non se lo può permettere. Le chiediamo aiuto! Sicuri della sua sensibilità, sappiamo che ce lo darà e restiamo in attesa. Purtroppo, però, neanche questo mese riusciremo a dare lo stipendio ai nostri operatori e molti fornitori non saranno saldati, con il rischio che anche l’approvvigionamento alimentare delle nostre strutture venga meno. La chiusura delle 18 comunità calabresi non può essere una carta vincente per la nostra terra. Abbiamo provato a sopravvivere in tempi di magra, come Lei ben sa, ma adesso non ce la facciamo più. Da più tempo cerco, come presidente nazionale della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche, di avere un incontro con Lei. Capisco che ben più importanti problemi della tossicodipendenza attanagliano la Calabria, ma questo settore, già al limite della sopravvivenza, non può sopportare ulteriori ritardi. Le scrivo per chiedere che la mannaia del piano di rientro non cada sul budget che giunge alle comunità terapeutiche che è pari allo 0,16% di tutto il budget sanitario. Le 18 comunità che operano sul territorio regionale sono attualmente prive di contratto con le aziende sanitarie provinciali, perché i tagli proposti dalle aziende in nome del piano di rientro sono tra il 40% e il 60%. Questo sancisce l’immediata dismissione di tutte le 18 comunità calabresi. Un taglio del 50% significa portare l’irrisorio budget dello 0,16 % ad un budget dello 0,08 %. Sono convinto che Lei non sia neanche a conoscenza di tutto questo. La tossicodipendenza paga il prezzo di essere la cenerentola della Sanità non solo calabrese ma anche nazionale Ci dia un segnale di voler invertire questa tendenza dando dignità ad un settore che vede la Calabria come sistema di eccellenza, tanto da avere un’ immigrazione sanitaria da altre regioni che riconoscono al nostro sistema competenza e professionalità. Molte più cose avrei da dirle, ma mi auguro di poterlo fare in un incontro che Lei mi vorrà accordare. Augurandole buon lavoro, le porgo distinti saluti

Il Presidente
Federazione Italiana Comunità Terapeutiche
e del Centro Calabrese di Solidarietà

Sac. Mimmo Battaglia

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