Prendi un capo designer ex Audi, mantieni il prezzo competitivo, crea un’immagine di marca giovane, far cuocere per due mesi i disegni in anteprima, sfornare a Ginevra. E’ questa la ricetta pensata dalla Kia per la sostituta dell’attuale Rio, auto di segmento B che avrà tra le rivali vetture come la Fiesta, la Grande Punto, la Ibiza, la C3. Quel che traspare dai disegni ufficiali rilasciati dalla casa coreana è la profonda voglia di cambiamento stilistico, già portata avanti recentemente con la Picanto, presentata in questi giorni al Salone Internazionale dell’Auto di Detroit. Più di ogni dettaglio, è il confronto in immagini che spiega tutte le differenze tra vecchio e nuovo modello; subentrano linee morbide, dichiaratamente sportive e con proporzioni da coupè; un anteriore caratterizzato dai fari che si sviluppano in senso verticale, a disegnare un frontale quantomai aggressivo, con la grande presa d’aria inferiore a occupare la scena. A richiamare il family feeling introdotto con le altre vetture del nuovo corso stilistico da Peter Schreyer – ex designer Audi – resta la griglia, seppur con dimensioni inferiori e senza i richiami cromati già visti dalla Sorento in poi.
Le superfici morbide e piane, sono interrotte sul profilo laterale dal faro posteriore percorre i tre lati della vettura per poi correre parallelo alla linea di cintura a cuneo e molto alta, prima di disegnare una grembialatura nella parte inferiore della portiera. Il posteriore è ben equilibrato, con una soglia d’accesso al bagagliaio che sembra essere un buon mix tra esigenze di design e praticità d’uso; il paraurti è in due parti, con una zona centrale a voler emulare la presenza di un diffusore. Fanaleria posteriore che si sviluppa in senso orizzontale e un lunotto tondeggiante sovrastato da uno spoiler. Se la vettura che verrà presentata a Ginevra, manterrà anche solo il 70% delle soluzioni stilistiche anticipate, c’è da giurare che questa nuova Rio diventerà un best-seller tra le vetture di segmento B; quel che resta da capire è il comparto propulsori quali soluzioni adotterà, in particolare le opzioni a benzina; sul piano delle sospensioni, invece, non ci saranno differenze da quanto offre il mercato in questa fascia di prezzo – 10/20 mila euro – McPherson all’anteriore e ponte rigido al posteriore, sebbene c’è da augurarsi un set-up che non mortifichi le attese di piacere di guida e sportività che la carrozzeria evoca.
Fabiano Polimeni