F1. Per Kubica fondamentali i prossimi cinque giorni. Stamane verrà svegliato dal coma

Savona. Restano stabili le condizioni di Robert Kubica, in coma farmacologico dopo un intervento durato oltre 7 ore per ridurre le fratture multiple e tentare di salvare la mano destra, quella che desta maggior preoccupazione. Con il passare delle ore, è ormai chiara anche la dinamica dell’incidente, con la Skoda Fabia che è stata squarciata longitudinalmente da un guard-rail che è penetrato all’interno dell’abitacolo. Si spiegano così le gravi lesioni riportate da Kubica sul lato destro del corpo, quello teoricamente più “protetto”. Solo dopo aver divelto il guard-rail, la vettura del polacco si è fermata contro il muretto di una chiesa. Tornando al quadro clinico, potrebbe venir svegliato stamane Kubica, mentre il professor Igor Rossello, direttore del centro di Chirurgia della mano all’Ospedale San Paolo di Savona, ha così commentato l’operazione di ieri pomeriggio: “E’ stato un intervento molto difficile e importante. L’avambraccio di Kubica era tagliato in due punti, con significative lesioni alle ossa e ai tendini. Abbiamo fatto del nostro meglio per ricostruire la funzionalità dell’avambraccio. Sono serviti sette medici, divisi in due squadre per un totale di sette ore di intervento, per completare le operazioni. Un’equipe di medici era formata dalla squadra d’emergenza del San Paolo di Savona, solitamente specializzata per questo tipo di lesioni, mentre l’altra equipe è arrivata dal dipartimento di ortopedia dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Al termine dell’operazione, la mano di Kubica è stata ben vascolarizzata, il che è incoraggiante”. Intanto, il team Lotus Renault, nel comunicato diramato ha ringraziato i medici per le cure e la professionalità dimostrate, oggi arriveranno sia Eric Boullier – team principal della Lotus Renault – che Vitaly Petrov, compagno di squadra di Kubica, per far visita al polacco. Ieri, oltre al manager Daniele Morelli, era presente anche Fernando Alonso, grande amico di Kubica. Infine, sebbene nessuno lo abbia dichiarato palesemente, la stagione 2011 appare compromessa, con l’incognita dei lunghi tempi di recupero e della funzionalità della mano dopo l’intervento.

Fabiano Polimeni

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