F1. Test Jerez, prima giornata: i tempi cronometrati del mattino

di Fabiano Polimeni

Jerez de la Frontera (Spagna). Sono tornati in pista stamane le scuderie per la seconda sessione di test collettivi prima dell’inizio del Mondiale, il prossimo 13 marzo. Prima giornata di test sul circuito spagnolo di Jerez senza Robert Kubica, convalescente a Pietra Ligure dopo lo spaventoso incidente nel Rally di Andora, domenica scorsa. Il polacco, che appare ormai certo salterà l’intero campionato, è in ripresa; intanto, in casa Lotus Renault verranno messi alla prova nella quattro giorni spagnola sia il terzo pilota, Bruno Senna che il più esperto Nick Heidfeld. Da quanto lasciato intendere da Eric Boullier – team principal della Lotus Renault – la scelta del sostituto di Kubica sarà legata alle prospettive di recupero del polacco, con l’asticella che pende, al momento, decisamente verso Nick Heidfeld. Nei giorni scorsi, tra i papabili per il sedile della vettura nero-dorata, era apparso anche il nome del nostro Vitantonio Liuzzi, che meriterebbe la chance della vita, per potersi mettere in mostra con una vettura competitiva e, senza dubbio, non ha nulla da invidiare ad Heidfeld. Le operazioni in pista sono iniziate alle 9:00, con il tracciato andaluso che ha accolto il Circus con temperature rigide che, nel corso della mattinata sono salite per attestarsi vicine ai 20° C, per quel che riguarda la temperatura dell’asfalto. Tra i big da tenere d’occhio: Massa, Rosberg, Webber, Hamilton, mentre Petrov si sobbarcherà il lavoro di sviluppo in casa Lotus Renault. Giovani vogliosi di mettersi in mostra in Toro Rosso (Ricciardo), Sauber (Perez), mentre Adrian Sutil ha portato in pista la neonata Force India VJM04, seppur per un solo installation lap a metà mattinata. Quanto alla Pirelli, il gommista italiano ha portato a Jerez tutte le quattro specifiche di gomme da asciutto, così da permettere una valutazione comparativa ai team sull’intero range delle mescole, diversamente da Valencia, dove esordirono solo due compound. Tra i primi a girare con continuità, il messicano Sergio Perez, che ha segnato il primo crono di giornata, quando le temperature in pista erano ancora basse, nell’ordine dei 12° C. Primo tempo cronometrato e prima bandiera rossa: infatti, la Sauber si è ammutolita in pista ed è stata riportata ai box, prima di riprendere la via del circuito dopo meno di un’ora. Intensa l’attività anche per Massa, che dopo un’ora aveva già all’attivo una decina di tornate, con uno stint di otto tornate all’attivo. Il brasiliano è poi rientrato ai box prima di uscire nuovamente per una serie di quattro giri cronometrati. Alla prima tornata veloce ha registrato il record della mattinata, con 1’21”048, alternando un giro lentissimo (1’32”) per poi migliorare ancora il riferimento e segnare 1’20”709. Infine, altro giro molto lento in 1’35”. Probabilmente esperimenti per valutare il decadimento della prestazione delle gomme o registrare parametri aerodinamici, visto che la F150 presentava – come già visto a Valencia – una lunga appendice aerodinamica sopra l’air scope, presumibilmente un tubo di Pitot per svolgere rilevazioni aerodinamiche. Solo installation lap a metà mattinata per Lewis Hamilton, mentre Nico Rosberg ha effettuato poche tornate e senza riferimenti significativi. Alle 11:00, la classifica dei tempi segnava

1 Felipe Massa Ferrari 1’20”709
2 Sergio Perez Sauber 1’22”871
3
Daniel Ricciardo Toro Rosso 1’22”931
4 Mark Webber Red Bull 1’23”194
5 Vitaly Petrov Lotus-Renault 1’24”453
6
Nico Rosberg MercedesGP 1’24”805
7
Jarno Trulli Lotus 1’26”962
8 Lewis Hamilton McLaren
9 Pastor Maldonado Williams
10 Adrian Sutil Force India
11 Timo Glock Virgin

Miglioravano, poco dopo sia Perez che Ricciardo, ma soprattutto iniziava a girare Hamilton, con un miglior tempo di 1’22”283. Massa proseguiva in mini-stint da cinque/sei giri, alternando giri sul 1’22” basso con altri sul 1’28”,  mentre la temperatura dell’asfalto e dell’aria saliva, per attestarsi sui 27° C e 15° C rispettivamente. Stakanovista della mattinata, Sergio Perez, pilota Sauber con una munifica valigia di sponsor che inanellava oltre 40 giri. Interessante la progressione di Lewis Hamilton che, su sei tornate in serie, registrava un passo costante sul 1’23”, con la seguente progressione: 1’31”581; 1’23”082; 1’23”527; 1’23”503; 1’24”273; 1’23”955. Prima della pausa, ancora Hamilton realizzava due giri consecutivi sul piede del 1’22”7, mentre si lanciavano in mini long run anche Rosberg, Webber e nuovamente Massa. Per il brasiliano, tre giri sul 1’23”5 prima di alzare notevolmente il ritmo nello stint da 6; Rosberg su otto giri era sì costante ma lento, evidentemente la valutazione risente anche delle condizioni di carico carburante delle varie vetture: passo altalenante tra 1’25” alto e 1’26”. Chi, invece, riusciva a essere costante e in progressione era Mark Webber, che su quattro giri partiva da 1’24”762 per scendere giro dopo giro fino a segnare 1’23”821. Temperatura dell’asfalto in aumento e sessione pomeridiana che si prospetta alquanto movimentata. Si partirà da questi riferimenti cronometrici:  Massa 1’20”709; Perez 1’21”483; Ricciardo 1’21”755; Webber 1’22”257; Hamilton 1’22”283; Petrov 1’24”453; Trulli 1’24”792; Rosberg 1’24”805. Senza tempi cronometrati Maldonado, Glock e Sutil.

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