In qualità di presidente della Consulta provinciale di Reggio Calabria, sono portavoce degli studenti reggini e della provincia, curo le loro esigenze e le faccio presenti alle istituzioni. Stavolta ahimè, mi trovo costretto a sottolineare la strafottenza mostrata dalle istituzioni nei confronti delle situazioni disastranti che vengono a crearsi nelle zone in cui io abito, che comprendono la frazione di Gallico – San Giovanni e Sambatello.In particolar modo vorrei soffermarmi sulla situazione del mio paese (Sambatello). Dalle prime ore di stamattina, le piogge incessanti hanno letteralmente distrutto alcune zone del paese, portando disagi a livello ambientale ma soprattutto organizzativo. Stamattina per me, come per molti ragazzi della zona, è stato impossibile recarsi regolarmente a scuola poiché sia i mezzi pubblici che quelli privati erano impossibilitati a effettuare il tragitto che porta anche soltanto a Gallico, data la pericolosità degli smottamenti. Ci tengo a dire che la mia rabbia – e quella dei miei compaesani – non nasce dal singolo fatto di stamattina (perché non pretendiamo che le istituzioni risolvano tutto entro domani) ma nasce dal fatto che non è assolutamente la prima volta che a Sambatello, come nelle zone limitrofe, avvengono questi disastri per le piogge; dalla fine dell’anno scorso a oggi, la situazione durante le forti piogge è sempre stata cosi, addirittura noi di Sambatello, a metà ottobre (giorno di un’altra bufera molto forte), per poter circolare regolarmente con le autovetture abbiamo dovuto provvedere autonomamente a spostare le enormi masse di terra giacenti sulla strada, e queste masse di terra sono ancora lì, perché nessuno si è preoccupato di provvedere. Purtroppo questa volta le piogge torrenziali hanno provocato una vittima ed è triste pensare che ogni volta per avere l’attenzione dei media e delle istituzioni competenti si debbano sottolineare queste disgrazie, spero che questa volta le cose dal punto di vista istituzionale possano andare diversamente, ed è per questo che mi rivolgo alle autorità competenti dicendo che la situazione è diventata insostenibile, siamo cittadini che pagano le tasse e che rispettano la legge: soprattutto siamo studenti che non chiedono altro di poter essere messi in condizione di andare a scuola e studiare, visto che dovrebbe essere un nostro diritto. Penso di poter dire ad alta voce che meritiamo molta più attenzione perché siamo stufi di finire sui giornali per avvenimenti di questo genere.
Salvatore Pellicano
Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti