Ciclismo. Tirreno-Adriatico, Cadel Evans vince a Macerata e ipoteca il successo finale

Macerata. E’ di Cadel Evans la zampata vincente nella penultima tappa della Tirreno-Adriatico, sul traguardo di Macerata. L’australiano è stato il più pronto e lucido, resistendo agli attacchi di Scarponi e Nibali nel tratto più duro del muro del Borgo di San Giuliano, per contrattaccare e azzardare nelle ultime curve prima del traguardo, dove ha sverniciato il campione italiano Visconti, che aveva provato il jolly negli ultimi 500 metri. Pone una seria ipoteca sulla vittoria finale l’australiano, con la cronometro individuale di domani che sulla carta è decisamente favorevole a Evans.

La cronaca della tappa parte al chilometro 45, quando andava in fuga lo sloveno Bozic: 5’10” di vantaggio massimo sul gruppo prima di essere raggiunto dal tedesco Grabsch dopo 90 chilometri. Tra i battistrada e il gruppo, un’altra coppia: quella formata da Martinez e Farrar, a caccia di punti buoni per la classifica dei traguardi volanti. A 70km dall’arrivo, il gruppo era distanziato di 6′ dai due battistrada e di 40” da Farrar e Martinez, si iniziava così a lavorare per ricucire sui fuggitivi e subito venivano ripresi Farrar e Martinez ai meno 60 dal traguardo, mentre per Grabsch e Bozic il distacco si manteneva invariato. In gruppo era la BMC a tirare il plotone, fino ai meno 40 dall’arrivo, quando si attaccava per la prima volta lo strappo del Borgo di San Giuliano (500metri con punte del 19%), con la Lampre schierata in testa: vantaggio dei fuggitivi che segnava 4’23” con ancora tre giri del circuito finale (14,5 km di lunghezza) da compiere. Il destino dei fuggitivi era segnato, con il secondo passaggio sul Borgo di S. Giuliano che abbatteva il vantaggio dei due in testa, che resistevano con 2′ di vantaggio. Dietro nel gruppo, sempre Lampre e Bmc in testa a guidare l’inseguimento ai meno 25 dall’arrivo. Inseguimento che si concludeva in prossimità dell penultimo passaggio sul Borgo di San Giuliano, con Scarponi, Garzelli, Evans e Cunego – protagonista di una foratura nel corso del terzo giro del circuito conclusivo – nelle primissime posizioni. Gruppo di trenta unità con tutti i migliori, in attesa degli ultimi 2500 metri in salita, con Damiano Cunego che accendeva la miccia con un forcing per rendere duro l’ultimo passaggio sul San Giuliano, ma Evans e Di Luca erano tra i più pimpanti e pronti a rispondere. Un tentativo per aprire la strada a Scarponi, che provava un primo attacco ai 1500 metri dall’arrivo, senza fare la differenza: Basso, Di Luca, Gilbert, Evans erano attenti e non si creava il vuoto. L’ultimo passaggio sul muro del Borgo di San Giuliano nei piani Lampre doveva essere la rampa di lancio per Scarponi, che tentava in maniera più decisa e guadagnava 30 metri sul gruppetto dei migliori, dal quale partiva Nibali che si riportava su Scarponi: i due scollinavano davanti ma senza aver fatto il vuoto. Ultimi 500 metri con una lunghissima volata che premiava Evans, bravo ad attaccare con decisione le strette curve prima del traguardo, l’australiano scavalcava Visconti – autore di un contrattacco dopo aver ripreso Scarponi e Nibali – e trionfava sul traguardo di Macerata ponendo una serissima ipoteca su questa Tirreno-Adriatico. Domani cronometro conclusiva di 9 km con Evans che partirà con un vantagio di 9″ su Scarponi e 12″ su Basso.

Fabiano Polimeni

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