Reggio Calabria. Anche per i giudici della Corte d’Assise d’Appello reggina, Alesssandro e Giuseppe Marcianò, Salvatore Ritorto e Domenico Audino, sono colpevoli, a vario titolo, dell’omicidio di Francesco Fortugno; il vice presidente del consiglio regionale assassinato a Locri il 26 ottobre 2005 dinnanzi a Palazzo Nieddu del Riu mentre erano in corso le primarie del centrosinistra del partito allora denominato “Ulivo”. Dopo oltre 5 ore di camera di Consiglio la Corte, Bruno Finocchiaro presidente, Lilia Gaeta a latere, li ha condannati. Non colpevoli invece, per non aver commesso il fatto, Vincenzo Cordì e Carmelo Dessì, che sono stati assolti.
Nel dettaglio, per Alessandro e Giuseppe Marcianò, Salvatore Ritorto e Domenico Audino; la corte ha confermato l’ergastolo, condannando Audino anche all’isolamento diurno per 1 anno e 4 mesi. Lieve sconto di pena, invece, per Antonio Dessì, condannato in primo grado a 8 anni, che si vede ridotta la pena a 5 anni e 8 mesi, in quanto la Corte d’Assise d’Appello ha escluso l’aggravante dell’art. 7.
Assolti invece per non avere commesso il fatto, Vincenzo Cordì e Antonio Dessì, i quali erano stati condannati in primo grado rispettivamente a 12 e 4 anni; per loro la corte ha ordinato l’immediata scarcerazione, se non detenuti per altra causa.
L’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore generale Fulvio Rizzo e dal sostituto procuratore Mario Andrigo, aveva richiesto per gli imputati anche la condanna per associazione mafiosa, reato dal quale sono stati assolti anche in primo grado.
Angela Panzera
(photo Asa)