Catania. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno effettuato un servizio coordinato nel centro storico del capoluogo etneo finalizzato al controllo sulla normativa inerente la sicurezza sul lavoro, alla verifica dei soggetti ristretti agli arresti domiciliari ed alla prevenzione dei reati predatori in genere. In collaborazione con il locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, nel corso di un controllo a due cantieri edili in Via Plebiscito, sono state denunciate a piede libero tre persone, di cui due titolari di ditte appaltatrici di ristrutturazione e un committente per non aver verificato l’idoneità tecnico-professionale delle ditte stesse. Numerosi gli articoli del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro contestati che hanno acclarato le mancanze in capo sia al committente che alle ditte appaltatrici.
Nel corso di servizi svolti dal Nucleo Operativo sono stati arrestati A.S., 47enne catanese, poiché responsabile di evasione dagli arresti domiciliari. Lo stesso aveva tentato di sfuggire ai militari operanti avvalendosi del favoreggiamento di G. A., 26enne catanese, anch’egli tratto in arresto.
Infine, nel corso di servizi di prevenzione ai furti in appartamento, in due diverse circostanze, i militari bloccavano due giovani donne, rispettivamente, di 20 e 23 anni, entrambe all’ottavo mese di gravidanza e domiciliate presso un campo nomadi della città. Una di loro aveva utilizzato ingegnosamente un pezzo di un flacone di shampoo ritagliato per sbloccare il meccanismo della serratura della porta di un appartamento.
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