Ciclismo. Al Giro d’Italia si riparte con la vittoria di Weening a Orvieto

Orvieto. Si torna a pedalare al Giro, ed è Peter Weening, olandese della Rabobank, a trovare il jolly nella tappa che da Piombino ha portato il gruppo a Orvieto, dopo 191km e i primi assaggi di strade bianche. E’ stata una frazione caratterizzata dalla fuga fiume dello svizzero della BMC Kohler, partito dopo appena 12 chilometri da Piombino e ripreso in prossimità dei meno dieci dall’arrivo. Weening ha ripreso Kohler insieme a Gadret (AG2R) e negli ultimi 7 km ha resistito solitario in testa con un vantaggio sul gruppo che segnava 41” negli ultimi 2300 metri, quelli caratterizzati da un muro con pendenze del 15%, dove ha provato a fare la differenza, senza riuscirci, Michele Scarponi. Troppo corto e troppo attenti gli avversari per lasciarsi sorprendere dal marchigiano. All’arrivo, 8 secondi separavano il vincitore da Duarte, che ha regolato in volata il gruppo. Plotone dove tutto resta tranquillo, salvo la maglia rosa che cambia padrone, abbandonando le spalle di David Millar per finire su quelle del vincitore di giornata.
Si è ricominciato così, dopo i giorni del dramma che hanno accompagnato la carovana rosa. Una punta di polemica è nata proprio per i tratti in sterrato, criticati dopo l’arrivo da Di Luca, arrivano al traguardo senza sella. Diverse altre cadute nei settori di strade bianche (17.8 km complessivi) hanno eliminato dalle chance di vittoria Tankink e Cataldo, che erano all’inseguimento di Kohler. Paura per Slaghter (Rabobank) che è finito in terra mentre prendeva la borraccia a 15km dall’arrivo. Domani si arriva a Fiuggi, per una tappa che sarà terreno buono per chi vorrà tentare la fuga da lontano, possibile per un gruppo di attaccanti organizzati.

Fabiano Polimeni

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