Reggina. Dopo Sassuolo, tutti intorno a un tavolo per decidere del futuro del mister

Reggio Calabria. Si parla dell’imminente trasferta di Grosseto. E com’è normale che sia a una manciata di settimane dal termine, si parla di futuro. Tante, troppe le voci. Voci come ronzii. Bisbigli che si rincorrono. Tutti gli occhi delle platee, tutti gli obbiettivi delle telecamere su mister Gianluca Atzori. Com’è normale che sia, il lavoro premia. La Reggina è sintesi essenziale del mister: vincente, sbarazzina, pragmatica e adesso sa far divertire la gente. Le voci di mercato, dunque, impazzano. Chi parla di grandi club italiani, chi addirittura di estero. Lui, il mister, dice di aver letto del suo futuro solo sui giornali. E che quindi, di contatti reali, non ce ne sono stati. A tre giornate dal termine, però, è facile distogliere lo sguardo dal campionato e concentrarsi, almeno per un momento, sulle voci. Dargli un peso. Sezionarle. Studiarle. Vedere se abbiano quantomeno un fondo di verità. Astrarsi dalla realtà effettiva che, se pur bellissima, non può emendarsi dall’imperante “toto-futuro”. Dalle segrete stanze del Sant’Agata, si parla di questo. I massimi dirigenti amaranto, sono rimasti colpiti dal buon campionato condotto fin qui dai ragazzi. Sono rimasti colpiti, dunque, dal mister, che ha saputo valorizzare le pedine a sua disposizione senza pretese di alcun tipo. La dirigenza ha in mente un colloquio fissato nei giorni immediatamente successivi alla partita col Sassuolo per parlare di futuro. L’idea è quella di continuare con la stessa guida tecnica. A prescindere dall’esito di eventuali play-off. Il futuro è nel presente. E il presente, almeno per ora, non ha lasciato a desiderare.

Francesco Mansueto

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