Ciclismo. Giro d’Italia: si riparte con una volata, Cavendish davanti a tutti

Teramo. Ha capito la lezione Mark Cavendish, e non si è fatto fregare sul traguardo di Teramo. Nell’unica vera volata svolta fino a oggi, Alessandro Petacchi aveva giocato d’astuzia, prendendo la ruota di Cavendish a Parma e anticipandolo con una volata lunga. A Teramo, l’inglese ha capito che non poteva rischiare nuovamente accettando i tempi dello spezzino della Lampre; così ha deciso lui quando accendere lo sprint, ovvero, ai meno 150 metri quando ha rimontato Petacchi – partito forse un po’ lungo sul traguardo in leggera ascesa – e ha vinto a braccia alzate con oltre una bicicletta di vantaggio sul secondo, Francisco Ventoso (Movistar) bravo ad anticipare Petacchi, terzo. Doveva concludersi in volata la prima tappa dopo il giorno di riposo, e la lenta risalita verso le Alpi non ha riservato sorprese. Le squadre dei velocisti, con le poche occasioni che questo Giro 2011 offre, non potevano rischiare di lasciar spazio a carneadi di giornata – oggi in tre, partiti dopo due chilometri dal via e ripresi negli ultimi dieci, dopo 147 e passa in fuga: Cazaux, Krivtsov e Beppu. Li hanno lasciati lì a faticare, a lottare contro un vento contrario che ha soffiato lungo la costa quasi si dovesse disputare una America’s Cup, invece che una tappa del Giro d’Italia. Che Mark Cavendish avesse fame di rivincita lo si è capito guardando la HTC High Road che ha lavorato in testa al gruppo per ridurre il margine dei fuggitivi; e la rivincita è arrivata, anche se accompagnata da qualche polemica per quanto è già stato. Domenica, sull’Etna. Infatti, mentre Petacchi aiutava la squadra per Scarponi, restando davanti sulla prima ascesa da Linguaglossa e nella pianura prima di Nicolosi, l’inglese è stato accusato – nemmeno troppo velatamente – di aver sfruttato qualche aiuto di troppo per arrivare in cima, 25″ prima di arrivare fuori tempo massimo. Domani sarà tappa da agguati, con un saliscendi in terra marchigiana che potrebbe prestarsi a qualche colpo di mano. Non dovrebbero muoversi i primissimi in classifica, ci sarà tempo e spazio nel prossimo week end per loro; potrebbero avere spazio e voglia, invece, i delusi – Menchov e Sastre su tutti – e un Danilo Di Luca a caccia di una tappa.

Fabiano Polimeni

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