Palermo. Continuano i servizi dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo coadiuvati dagli Ispettori del Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale che hanno eseguito una serie di controlli per verificare i siti dove stazionano i cavalli, spesso impiegati anche nelle corse clandestine in città. Il servizio odierno segue quello svolto lo scorso 12 maggio e che portò al sequestro amministrativo di sei quadrupedi. Cinque i siti complessivamente ispezionati, nel quartiere di “Ballarò”, in pieno centro cittadino. In particolare, sono stati verificati alcuni dei box presenti in Cortile del Semolaro e in piazza del Carmine. Nel primo caso, è stata accertata la presenza di una stalla abusiva all’interno della quale era tenuto un cavallo in pessime condizioni igienico sanitarie. Il proprietario, 40 enne, è stato, pertanto, deferito all’Autorità giudiziaria per maltrattamento di animali. Nel secondo caso, è stata rinvenuta una scuderia priva del codice stalla di proprietà di un venticinquenne, e il cavallo privo della dovuta “microcippatura”. Sono stati, inoltre, scoperti farmaci che verranno sottoposti a sequestro in attesa di accertamenti chimici che ne attestino il principio attivo dopante. In capo al proprietario, verranno elevate le sanzioni amministrative del caso. Entrambi i cavalli sono stati sottoposti a sequestro sanitario, sottraendoli di fatto ai luoghi insalubri di mantenimento, e affidati all’ippodromo di Palermo, grazie anche al contributo offerto della Direzione e degli stessi operatori del centro ippico. L’operazione è il frutto della collaborazione tra i Carabinieri e il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP per infrenare il fenomeno delle corse clandestine, diffuso negli ambienti malavitosi cittadini. La conoscenza del territorio ha condotto i Carabinieri ad ispezionare i siti sospetti impiegando le competenze degli Ispettori dell’Asp per le valutazioni tecniche. I siti illegali erano strutture occupate abusivamente dove gli animali stazionavano in condizioni pessime: spazi ristretti, nessun controllo sanitario e scarichi abusivi. I detentori degli animali si sono giustificati adducendo la loro “passione sportiva”. Nella città di Palermo, insistono numerosissime stalle abusive, spesso ricavate in semplici box auto e adibite alla detenzione di uno o al massimo due cavalli. Gli animali sono pagati ad un prezzo variabile tra le 800 ed i 1.000 euro, vengono poi destinati anche alle corse clandestine e sfruttati fino allo sfinimento per essere poi macellati ad un prezzo all’incirca pari di quello di acquisto. I controlli saranno intensificati nei prossimi giorni per questa inconsueta attività criminale, che alimenta anche il giro delle scommesse.
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