Motori. Tutte le foto e dettagli della Lancia Ypsilon: debutterà tra pochi giorni

In casa Lancia ha tirato il carretto da sola per molti anni, realizzando la stragrande maggioranza di vendite del marchio milanese. Adesso, dopo i primi esemplari scovati qua e là in giro per l’Europa, e la presentazione ufficiale al Salone internazionale dell’auto di Ginevra, arrivano dati, foto, dotazioni della nuova Ypsilon. Stravolge il vestito mantenendo i canoni di esclusività nel segmento, la piccola best-seller Lancia: via le tre porte, avanti alle cinque; spazio anche a Chrysler, che sarà il marchio sulla calandra che verrà apposto nel mercato inglese, in settembre, quando sbarcherà nei concessionari – in Italia la premiere sarà a giugno -. Ma cosa propone di nuovo la Ypsilon oltre alla carrozzeria cinque porte? Stilisticamente il frontale è dominato dalla calandra a listelli orizzontali resa quantomai standard per potersi sposare con gli stilemi Lancia e Chrysler: non è un caso che anche sulla Chrysler 200 C la scelta sia stata per una caratterizzazione soft, che sposasse bene il travaso di marchio sullo stesso modello. I gruppi ottici adeso sono più sottili e rastremati, mentre il cofano, con i il profilo del bordo tondeggiante, ricorda un’altra vettura del marchio Chrysler: la sfortunata PT Cruiser.
L’abito laterale è quello che più la rende riconoscibile – insieme al posteriore – come una stretta parente della matita che ha tracciato la Delta: l’andamento della linea di cintura che si alza in prossimità del montante posteriore per intercettare il profilo spiovente dal tetto la rende inconfondibilmente Lancia. Anche il gioco di colori è azzeccato, visto che l’intero padiglione del tetto dà l’idea di esser sorretto da appena uno spigolo del montante: promossi. Altro dettaglio stilistico inconfondibilmente made in Italy, precisamente di scuola De Silva, è la maniglia delle portiere posteriori, nascosta dove si congiungono linea di cintura e linea dei finestrini; seppur cinque porte, lo stile ne viene fuori snello e filante come una tre porte. Infine, la zona del posteriore, dove è stato fatto un passo indietro stilisticamente, riprendendo in parte il disegno dei gruppi ottici della seconda serie della Ypsion. Arriva una forma che non è nettamente triangolare, un incrocio tra i gruppi ottici a sviluppo verticale della Delta e la soluzione della II serie Ypsilon. Quanto al portellone, la soglia d’accesso sembra mantenersi piuttosto alta, ma la larghezza appare maggiore se confrontata all’attuale modello, in attesa di valutare la regolarità dei bordi. Ancora una volta il gioco stilistico tra superfici vetrate e lamierate dà l’idea di una prosecuzione del tetto in vetro (optional, ndr) lungo tutta la longitudinale della vettura. In basso, infine, una grembialatura in plastica ospita la luce della retromarcia e i retronebbia.
Fin qui è l’aspetto della Ypsilon, ma cosa offre in termini di contenuti? Basta salirci per capire che l’aria chic che l’ha sempre distinta è stata esaltata ancor di più: la sensazione di stare su un modello di segmento superiore è innegabile, specialmente se si attinge alla lunga lista di optional che la fanno realmente una vettura premium nel segmento B. La leva del cambio è rimasta in posizione rialzata, come anche la console centrale a sviluppo verticale, adesso meglio integrata con il quadro strumenti al centro. Tutto intorno, restano ampi spazi e superfici che riprendono colori e materiali della tappezzeria interna; un punto da valutare in merito agli interni riguarda l’accessibilità posteriore, con una soglia d’accesso inferiore delle portiere dietro che appare al limite.
Tre saranno le motorizzazioni disponibili al lancio: due benzina e un diesel, con tre allestimenti. Si parte con il 1200cc aspirato da 69cv e 102Nm di coppia massima, in grado di scattare da zero a cento in 14.5 secondi e raggiungere i 163 orari di velocità massima; sul piano dei consumi, 4.5 litri per 100km nel ciclo combinato e 115 grammi di emissioni Co2. Un gradino più su per potenza, prestazioni e consumi (migliori), si colloca il 900cc bicilindrico twinair da 85cv e 145Nm di coppia massima: sarà il propulsore d’elezione per la Ypsilon, che porterà con sè una stazza certamente non piuma. Promette accelerazioni da 11.9sec. nello 0-100 e 176 orari di punta massima, a fronte di appena 4.2litri/100km di consumo nel ciclo combinato, che fanno appena 99 grammi di emissioni Co2. A disposizione di chi macinerà strada sotto le ruote della nuova Ypsilon, anche una versione diesel, con il 1.3 Multijet 2 da 95cv e 200Nm di coppia massima da appena 3.8litri/100km nel ciclo combinato; le prestazioni per questa versione parlano di 183 km orari di velocità massima e 11.4 secondi per coprire lo 0-100.
Tutte le versioni avranno di serie lo Start&Stop e l’Esp, allestimenti che partiranno dalla versione Silver, per passare alla Gold e al top Platinum. La Gold aggiunge alle dotazioni base della Silver il clima manuale, gli specchietti retrovisori a comando elettrico, il volante e il pomello del cambio in pelle e la radio Cd con Mp3. L’allestimento Platinum, invece, aggiunge i vetri posteriori a comando elettrico, i fendinebbia e i cerchi in lega da 15″ (sulle altre versioni, sempre 15″ di diametro ma cerchio in acciaio, quelli in lega sono optional, ndr). Non resta che attendere le cifre ufficiali per conoscere l’assegno da staccare per portarsi in garage i 3.84 metri di lunghezza per 1.57 di altezza e 1.67 di larghezza della Ypsilon.

Fabiano Polimeni


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