Motori. Bmw svela la nuova M5, è la più potente M mai prodotta

Monaco di Baviera (Germania). Potrebbero bastare tre dati per lasciare l’acquolina in bocca agli appassionati: +10% di potenza, +30% di coppia, -30% di consumi. Numeri che fanno impressione quando si parla di 560cv, 680Nm e un mostro sacro come la divisione Motorsport di Bmw. E’, in sintesi, il biglietto da visita esibito dalla nuova M5, granturismo dalle prestazioni esagerate che sulla base della Bmw Serie 5 riporta dettagli tecnici da supersportiva. Il cuore pulsante sarà un 8 cilindri a V di 90° con due turbocompressori, capace di spingere la M5 da 0 a 100 km/h in appena 4.4 secondi, per proseguire la corsa fino ai 250 orari limitati elettronicamente. Non solo potenza, ma tanta coppia, generosa già dai 1500 giri e costante fino a quota 5750, grazie alla sovralimentazione Twin Power turbo. Nello specifico, i tecnici Bmw spiegano come i due turbocompressori (uno per bancata) siano posizionati tra le due bancate del V8, soluzione che permette di avere un propulsore compatto lasciando spazio per condotti di scarico specifici. Questi sono di sezione maggiorata e lunghezza minore per diminuire le perdite di pressione sullo scarico e i catalizzatori, poi, si trovano a minore distanza dalla camera di scoppio e raggiungono più facilmente la temperatura ideale di funzionamento. Sul reparto sospensioni, vigila l’elettronica con un controllo dinamico degli ammortizzatori per adattare l’assetto a ogni tipologia di asfalto e guida. Elettronica che è tutta in funzione di un’aumento delle prestazoni, oltre che per la sicurezza. Punta a esaltare la guida della M5, con una gestione ad hoc del differenziale. Si chiama Active M Differential e la ripartizione della coppia sulle ruote posteriori è completamente variabile, con una percentuale che su ogni singola ruota può andare da 0 al 100%. La distribuzione della coppia in “real-time” avviene incrociando parametri che arrivano dal Dsc, dal pedale dell’acceleratore, dalla velocità di ogni singola ruota. C’è da immaginare che la trazione della granturismo tedesca sarà al top in ogni condizione d’aderenza. Motore e differenziale che verranno raccordati da un cambio doppia frizione a sette rapporti, con la modalità di funzionamento Launch control, per partenze da Formula 1. Non solo prestazioni è la M5, che guarda anche ai consumi, abbinando di serie il sistema Start&Stop e il recupero dell’energia nelle fasi di frenata: nel ciclo combinato il consumo dichiarato è di 9,9 litri per 100 km e 232g/Km di emissioni di Co2.
I numeri disegnano prestazioni da supersportiva, però, si tratta sempre di una grande berlina cinque posti, lunga quattro metri e novanta centimetri, con un bel bagagliaio, spazio in abbondanza grazie al passo di 2.96 metri, un comparto di Infotainment di assoluta avanguardia. Tutti dettagli che fanno alzare l’ago della bilancia, che arriva a segnare 1900kg dichiarati, per un rapporto peso potenza di 3.3Kg/cv. Tanta potenza mixata a una massa vicina alle due tonnellate non poteva prescindere da un impianto carboceramico, che fa capolino dietro ai cerchi da 19″. Resta da attendere le valutazioni e i responsi della pista per capire come si destreggia tra i cordoli la M5, pur non essendo il suo terreno d’elezione.
Sullo stile c’è poco da dire: mozzafiato, mantenendo una pulizia che coniuga eleganza e sportività. Le poche concessioni che denotano l’indole da granturismo ad alte prestazioni sono all’anteriore, con le grandi aperture ai lati della presa d’aria centrale nella parte inferiore del paraurti. Dietro le ruote anteriori campeggiano gli sfoghi d’aria calda del vano motore, sottolineati dallo stemma M che lascia intendere che non è operazione da tuning aftermarket, ma sta lì per ragioni più che valide. Al posteriore, niente spoiler esagerati, ma un discreto nolder (o meglio Gourney, dal suo inventore, l’ingegnere McLaren Dan Gourney, ndr) che gli ingegneri hanno reputato sufficiente a garandire il carico aerodinamico, in abbinamento all’estrattore che ingolba i quattro scarichi che suonano la musica dell’otto cilindri Bmw.
Ancora una volta, gli ingegneri del reparto Motorsport Bmw hanno creato il riferimento per la categoria, oltre alla più potente M mai prodotta. Quel che è certo è che promette forti emozioni (anche economiche).

Fabiano Polimeni

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