F1: Gp Gran Bretagna. Immenso Alonso domina davanti a Vettel, la Ferrari è tornata

Silverstone (Gran Bretagna). E’ un Cavallino Reale, in forma smagliante, un purosangue da Derby ad Ascot, giusto per restare in terra britannica. E Fernando Alonso è il Frankie Dettori che regala il primo successo stagionale ai tifosi di Maranello. Per come si erano messe le cose dopo la partenza, in un gran premio di Gran Bretagna che aggiungeva il sale dell’asfalto bagnato al via, sembrava che si potesse lottare al più per un podio: già assaporato, sotto le aspettative di questa Ferrari. Ma la trama del film è cambiata radicalmente, da lento documentario su storia che non interessa a nessuno – con Vettel a scavalcare Webber al via e involarsi nei primi otto giri – si è passati al film d’azione, un poliziesco pieno di inseguimenti, dopo che il momento peggiore per la Ferrari è stato quello con la pista che progressivamente si asciugava e le gomme morbide che non andavano in temperatura: Hamilton attacca e scavalca Alonso, quarto.
Ma dal giro 23 cambia film: Alonso gira sugli stessi tempi della Red Bull in testa, con Vettel davanti a Webber e 9” di vantaggio sul ferrarista. Si libera la strada da Hamilton al secondo stop, sempre con gomme morbide – oggi usate da tutti i piloti dopo esser partiti con le intermedie –. Il passo di Alonso diventa irresistibile, un secondo al giro guadagnato su Vettel, che in pochi giri se lo trova negli specchietti. L’inseguimento si conclude ai box, quando al 28° giro entrambi si fermano per cambiare le gomme: capolavoro Ferrari, pasticcio Red Bull. Un problema alla gomma posteriore sinistra rallenta il tedesco che perde la posizione in testa, che passa ad Alonso, ma perde anche la seconda piazza, scavalcato da Hamilton. Inizia un secondo gran premio a Silverstone: Alonso, Hamilton, Vettel, Webber racchiusi in 5”. Dipinge il suo quadro più bello della stagione Alonso nelle tornate immediatamente succesive lo stop, vola con un ritmo insostenibile, 1”5 al giro più rapido degli inseguitori, con Hamilton che vende cara la pelle e fa da tappo al leader del mondiale, che sotto il casco avrà imprecato non poco, vedendo scappare verso la vittoria quel Cavallino in forma Derby. Capisce subito che non sarà giornata da trionfo in carrozza, né da lotta fin sotto il traguardo Vettel: la gara è andata quando si libera di Hamilton, con una McLaren che non solo non è stata al livello della Red Bull ma nemmeno della Ferrari.
Al giro 37 la classifica recita Alonso, Webber, Button, Massa, Vettel, Hamilton, Rosberg, Perez, Sutil, Petrov. Quel poco rimasto in bilico sta tutto nella lotta Button-Massa, pilatescamente decisa dal box McLaren che rimanda in pista Jenson senza avvitare l’anteriore destra. Così, per scherzo, per vedere la reazione di Button. Ritiro e posizione regalata a Massa. Dopo la terza sosta ai box Alonso guida in testa con 10” di vantaggio, che incrementa ulteriormente su Vettel; terzo Webber, in recupero su Hamilton a corto di carburante, costretto a rallentare il passo e ripreso anche da Massa, che lo attacca all’ultima curva dell’ultimo giro: ruota a ruota, pezzi di monoposto che si perdono in pista e arrivo sotto il traguardo con i due di traverso a dare spettacolo. Hamilton mantiene per pochi millesimi il quarto posto davanti a Massa. Terzo chiude Webber, che si guadagna la riconferma per il 2012 con un bell’ordine di scuderia eseguito a dovere: negli ultimi due giri l’australiano si è ritrovato a un’incollatura dal compagno di squadra. Timidamente ha provato il sorpasso, giusto per far finta di volerlo attaccare, salvo poi sentire via radio l’ordine di scuderia: “Keep the the gap”, tradotto, stai dove sei se vuoi il rinnovo.
Ha regalato tanti episodi il gran premio di Gran Bretagna (Schumacher che sbaglia, viene penalizzato, recupera e chiude a punti; Di Resta che meritava la settima posizione conquistata e facilmente gestita, salvo perder tutto per colpa della squadra) ma a rubare la scena non può che essere un fenomenale Fernando Alonso, con una Ferrari che è sembrata addirittura aver azzerato il gap tecnico con la Red Bull. Perché se è vero che i regolamenti sono cambiati e hanno penalizzato la Red Bull, è anche vero che gli sforzi tecnici a Maranello sono stati ripagati, con lo sviluppo indirizzato nella strada corretta. Il Mondiale? Lontano, lontanissimo, irraggiungibile con quasi 100 punti di ritardo. Come la vittoria odierna, lontana, lontanissima, irraggiungibile appena due mesi fa.

Fabiano Polimeni

Ordine d’arrivo Gran Premio di Gran Bretagna – Silverstone

  1. Alonso
  2. Vettel
  3. Webber
  4. Hamilton
  5. Massa
  6. Rosberg
  7. Perez
  8. Heidfeld
  9. Schumacher
  10. Alguersuari
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