F1: Gp Belgio. A Spa si corre nella storia, dopo 20 anni è ancora Schumacher

Spa Francorchamps (Belgio). Vincere a Spa è come laurearsi a Cambridge. Altrimenti non ci sarebbe ragione per andare in mezzo ai boschi delle Ardenne, con un clima autunnale e lontani dallo show-biz che anima un Montecarlo o Valencia. Quando il Circus parte per Spa è per una sfida personale: Eau Rouge, Raidillon, Pouhon sono i punti sacri dove ti consacri pilota e dove metterci del tuo per colmare quel che ti manca nella macchina. Così, domenica si correrà un gran premio del Belgio che va oltre il significato di tappa per il mondiale (praticamente chiuso). La sfida sarà quella di agguantare l’alloro di Meister, direbbero i tedeschi abituati al ‘Ring, quello vero. Come dicano i belgi non sappiamo dirvelo, ma quel che è certo, è il nome che più di tutti è riecheggiato come padrone assoluto dei settemila e passa metri di circuito: Michael Schumacher, dominatore per ben 7 edizioni, che sarebbero potute essere 8 senza la squalifica del 1994. A giocarsi la vittoria saranno Vettel, Hamilton, Alonso, Button, Webber, ma lo faranno nel giardino di casa della famiglia Schumacher, in quella che è periferia di Kerpen, così numerosi e ricorrenti sono gli aneddoti legati a quelle tre sillabe che oggi fanno tanto resort turistico: Spa, Salus per aquam se amate il latino. Aneddoti che partono vent’anni fa, quando nel 1991 un tizio ancora senza barba si trovò seduto al posto di Bertrand Gachot, sulla Jordan, che non poteva esserci perché attardato in cella in Gran Bretagna. L’epopea di Schumacher iniziò allora. E tra i tanti episodi, quello del 1995 resterà negli annali, quando vinse partendo dalla sedicesima posizione, resistendo con le gomme da asciutto su pista bagnata, contro Damon Hill. Domenica sarà probabilmente diverso, perché se non hai la macchina giusta, nemmeno chiamarsi MS può aiutarti a vincere o salire sul podio. Quel che è certo, è che si sentiva disperatamente la mancanza di università della guida come Spa. Soprattutto quando capitano quelle cose un po’ così, che osano chiamare circuiti ma sono solo vetrine per vender magliette e cappellini a prezzi folli.
Si correrà con le gomme Pirelli nelle due mescole morbide e medie, con una temperatura che è prevista intorno ai 16° C ma che dovrebbe veder scongiurato il rischio pioggia. Anche perché, a Spa, quando piove lo fa sul serio: anche il meteo si esprime ai massimi livelli. Intanto, dal paddock rimbalzano voci che vorrebbero Heidfeld appiedato dalla Lotus Renault per lasciare il posto a Bruno Senna, dopo che i vertici della scuderia non hanno nascosto la profonda delusione per le prestazioni del tedesco chiamato a sostituire Robert Kubica. Altro dettaglio, stavolta regolamentare, è il divieto della Federazione di utilizzare l’ala mobile nel tratto della compressione dell’Eau Rouge e del Raidillon anche nelle libere e in qualifica, mentre in gara sarà uno solo il tratto dove poterla attivare. Da venerdì, prime prove libere di un gran premio che si colloca al di là dell’ottica mondiale in cui è inserito. Perché vincere a Spa ha ancora un valore altissimo, e comunque ha un valore storico enorme con i vent’anni di attività del Kaiser. Peter Sauber ha recentemente commentato che, anche se le prestazioni non solo all’altezza, la presenza di Schumacher è comunque positiva per la Formula 1. Che dire, se non “Auguri Michael”.

Fabiano Polimeni

Exit mobile version