Motori: Salone di Francoforte. Mazda svela i dettagli del Suv Cx-5

Francoforte (Germania). Dopo l’apparizione a Ginevra, con il nuovo concept Minagi, a Francoforte ci sarà l’applicazione pratica del nuovo corso stilistico intrapreso dalla Mazda, chiamato dai giapponesi “Kodo”. Primo modello a vestire l’abito sportivo e dinamico ritagliato per le concept Shinari e Minagi, sarà il suv CX-5. Si posizionerà un gradino sotto il CX-7 e sarà il cugino del nuovo Ford Kuga, già anticipato dal concept Vertrek, quindi, dimensioni che saranno di quattro metri e mezzo in lunghezza, con un passo di 2 metri e 70, a tutto vantaggio dell’abitabilità interna. Generoso il bagagliaio, con 500 litri disponibili nella configurazione standard.
La commercializzazione avverrà già dai primi mesi del 2012, mentre i prezzi è presumibile saranno ben al di sotto dei 30 mila euro, attacco del più grande CX-7.
Sul piano estetico, anticipa alcuni tratti che rivedremo anche sui prossimi nuovi modelli della casa giapponese, su tutti la nuova spider Mx-5. Frontale caratterizzato dalla grande presa d’aria centrale con nido d’ape e il marchio in bella evidenza, in generale tante nervature a evidenziare il carattere muscoloso, come il cofano motore su due livelli, con la parte esterna che dà origine a un profilo laterale dove le superfici si alternano grazie a spigoli nella parte alta e bassa: un aiuto per alleggerire il disegno complessivo. Poca fantasia, invece, per i gruppi ottici. Belli e ben integrati nel frontale, ma ricordano un po’ troppo qualche altro suv tedesco (Bmw?).
Nella vista laterale c’è da aggiungere solo la presenza di una fascia in plastica nera che segue per tutto il perimetro la parte inferiore della CX-5.
Al posteriore, infine, dominano i gruppi ottici spigolosi, linee tese che sono il marchio distintivo del Kodo design. Quanto al portellone, la soglia di carico sembra molto regolare e ampia, mentre nella parte superiore fa capolino un generoso spoiler.
Due le motorizzazioni previste per la Mazda CX-5: un benzina due litri da 165 cavalli e 210 Nm di coppia massima, e un diesel da 2200 cc, declinato in due varianti: 150 cavalli (380 Nm coppia massima) e 175 cavalli (420 Nm), in grado di emettere appena 120g/km di Co2 nella versione meno potente, con sola trazione anteriore e cambio manuale a 6 marce. Propulsori diesel che adottano una turbina a doppio stadio, oltre a rispettare le normative antinquinamento Euro 6.  L’intero progetto è stato sviluppato sulla Skyactiv technology, che prevede nuovi telai, motori e trasmissioni alla ricerca dell’efficienza attraverso la riduzione di peso, concetto già visto e premiante sulla piccola Mazda 2.
Per limitare consumi ed emissioni, non mancherà il consueto start&stop, ribattezzato da Mazda i-Stop.

Fabiano Polimeni


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