Ciclismo: Mondiali Copenhagen. Tony Martin supersonico, Cancellara battuto

Copenhagen (Danimarca). Prima del via il dibatitto era tutto sul tic-tac, lancette del cronometro o anche Martin-Cancellara: l’uno o l’altro, niente intrusi nella lotta per il titolo di campione del mondo a cronometro. Sono bastati pochi chilometri per fermare le lancette e capire che Tony Martin oggi avrebbe polverizzato i 46 chilometri e 400 metri in giro per la cittadina danese, coperti in appena 53’43” a 51,8 km/h di media. Mai in pericolo il primato del tedesco, a esprimere più forza sui pedali, con un gesto che già visivamente si capiva più efficace di quanto non stesse facendo Fabian – apparentemente meno composto con la parte superiore del corpo rispetto a Martin -, su un percorso piatto dove contava unicamente fare velocità e mantenerla il più a lungo possibile.
Spettatori tutti gli altri. Cancellara, che sul traguardo accusa un pesante ritardo di 1’20”, dopo aver perso quest’anno sia al Tour che alla Vuelta sempre dallo stesso Martin. Medaglia di bronzo per la locomotiva di Berna, che ha perso la medaglia d’argento per un errore nelle ultime curve prima dell’arrivo, andando lungo sulle transenne e ripartendo praticamente da fermo, per un errore di impostazione della traiettoria, rimbalzato dal pavè e dal cordolo a centro curva. Ringrazia Bradley Wiggins, in fondo senza grosse ambizioni di vittoria e con una più che onorevole medaglia d’argento al collo a 1’15” di distacco. Giù dal podio il tedesco Grabsch (4°, 1’31”) e l’australiano Bobridge (5°, 2’13”).
Non pervenuto Adriano Malori, ventiquattresimo a 4’46”: al ragazzo non si potevano chiedere miracoli, ma è stato un troppo al di sotto delle attese visto che Marco Pinotti, reduce dal grave incidente di alcuni mesi fa al Giro e con una condizione molto precaria, ha replicato il tempo del giovane della Lampre, appena 2″ più veloce. Il bergamasco ha avuto parole di elogio per il compagno di squadra, sottolineando la stagione intensa di Malori e i diversi calibri di una crono mondiale dei professionisti rispetto agli Under 23.
Domani giornata di riposo, utile per far spegnere le fiammelle lasciate da Martin lungo la traiettoria, prima di ripartire venerdì con le prime prove in linea, uomini Under 23 e donne Juniores protagonisti.

Fabiano Polimeni

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