Come si dice up! In ceco? Sembrerebbe Citigo. No, tranquilli, non siete a un corso di lingua, ma davanti alla nuova piccola del segmento A di casa Skoda. Come abitudine ormai da anni, nato il modello a Wolfsburg, arriva la cugina in salsa ceca o spagnola, a seconda delle esigenze. E’ come un vestito a cui cambi l’etichetta, ma non l’essenza.
La commercializzazione avverrà subito in Repubblica Ceca, mentre da noi arriverà il prossimo anno in estate. Nessuna novità sul piano meccanico, con due tre cilindri da un litro di cilindrata e due livelli di potenza: 60 e 75 cavalli, entrambi molto parchi e con emissioni intorno ai 104 g/km di Co2.
Sarà lotta combattuta nel segmento A, con la Panda nel mirino. Inizialmente verrà lanciata nella versione tre porte, ma arriverà anche una più comoda cinque, fondamentale per rivaleggiare ad armi pari con il best seller made in Torino. Lunga tre metri e 56 centimetri, altezza contenuta in un metro e 48, la Citigo offre un bagagliaio che, nonostante le dimensioni compatte, riesce a garantire 251 litri di capacità, sufficienti per le esigenze di chi su questo tipo di auto ci carica le buste della spesa.
Il design è improntato alla massima razionalità, senza voli di fantasia. Frontale austero, con la calandra Skoda che sostituisce il logo VW per ricreare un family feeling che identifichi la gamma, poi piccole modifiche anche ai gruppi ottici, più allungati sul passaruota. La fiancata è in carta carbone con la up!: vetrature ampie, montanti ridotti al minimo, tutto a vantaggio della visibilità in manovra nel traffico cittadino.
Tra le “chicche” tecnologiche della Citigo, il sistema City Safe Drive, ovvero, un angelo custode sui distratti della guida. Nella marcia fino a 30 km/h infatti, un radar – optional – posto sul frontale, identifica la presenza di ostacoli e il loro avvicinamento, frenando la Citigo senza che il guidatore faccia nulla.
Fabiano Polimeni