Ascoli. Così come annunciato, Breda fa ricorso al turnover, mandando in campo D’Alessandro sull’out destro, N.Viola e Castiglia in mediana, mentre a difendere i pali c’è Pietro Marino, piuttosto che il tanto discusso Kovacsik. Confermato il resto della squadra che ha affrontato sabato la Juve Stabia.
Reggina in vantaggio dopo tre minuti, con l’autogol dell’ex Peccarisi, il quale, nel tentativo di anticipare Bonazzoli, svirgola maldestramente alle spalle di Guarna un cross di Campagnacci. Amaranto che dopo l’1-0 aspettano gli avversari, provando a pungere in contropiede, come al 9’, quando N.Viola si libera al tiro da fuori, ma prende male la mira.
L’Ascoli fa la partita, affacciandosi dalle parti di P.Marino tre volte senza fortuna con lo stesso Peccarisi, che prova a farsi perdonare l’autogol sfruttando i suoi centimetri sulle palle inattive, ma i suoi tentativi di testa non sortiscono effetti. Al 19’ i marchigiani protestano per un tocco col braccio di Adejo in area, che l’arbitro giudica involontario. Ma la chance più ghiotta capita ancora agli amaranto, che al 25’ potrebbero raddoppiare: è bravo però Guarna a rifugiarsi in angolo sulla conclusione di Campagnacci, innescato da Missiroli.
L’Ascoli va molto vicino al pari al 34’ con un’inzuccata di Papa Waigo su cross da calcio piazzato: palla fuori di poco. Il senegalese ci riprova al 42’, ma su un traversone dalla sinistra stacca ancora a lato. La squadra di Breda si difende coi denti e rientra dunque negli spogliatoi forte del fortunoso vantaggio.
Danilo Mancuso