Dopo l’avvio in rosso, la mattinata a Piazza Affari è stata nel segno del recupero. Prima timido, poi, più deciso per attestarsi pochi minuti fa al 2% di rialzo. Anche le altre piazze europee hanno tracciato lo stesso andamento, con la svolta che è arrivata quando le agenzie hanno comunicato un possibile stop al referendum in Grecia, indetto dal premier Papandreou che, però, ha incassato anche il colpo di due deputati in meno all’interno della propria maggioranza, con il partito di riferimento, il Pasok, a chiedere un vertice della coalizione.
Investitori che scommettono, quindi, su uno stop al referendum, che metterebbe in bilico la sorte degli aiuti stanziati in favore della Grecia e condizionati all’adozione di precise misure. A Cannes, al G20, dopo l’incontro del premier greco con Merkel e Sarkozy, sono stati sospesi gli aiuti – la tranche da 8 miliardi di euro – in attesa di un quadro politico più chiaro, sempre collegato allo svolgimento o meno del referendum.
Quanto agli affari di casa nostra, la problematica si chiama spread. E dopo un’altalena che ha toccato il massimo di 462 punti base rispetto ai bund, la temperatura è un po’ scesa, pur collocandosi il rendimento differenziale su livelli sempre molto elevati, a quota 440 pb.
Nel pomeriggio, si attende la reazione di Wall Street, per capire se le Borse del continente proseguiranno in territorio positivo o se assisteremo a un’ulteriore inversione di rotta.
Fabiano Polimeni