Serie Bwin. Tre punti a pranzo per la Reggina, si sblocca Bonazzoli

Reggio Calabria. Sarà stato l’orario da pranzo domenicale, sarà stata la voglia di rifarsi dopo le ultime prestazioni opache, ma la Reggina odierna aveva una gran fame. Primo tempo scintillante, secondo un po’ meno. Ha accusato il colpo del pareggio di una Nocerina sempre arrembante, ha cercato con la volontà giusta il 2 a 1 e, nelle ultime battute, ha trovato la vittoria. E’ stato Emiliano Bonazzoli a regalare i tre punti odierni.
Avvio di ripresa veemente da parte degi ospiti, che in sei minuti mettono in campo due nitide occasioni da gol. In entrambe, lo zampino di Castaldo e Farias. Prima sbaglia clamorosamente davanti a Kovacsik con un esterno destro sballato che grazia la difesa amaranto. Poi, Castaldo dà al compagno di squadra la seconda chance per metterla dentro, peccando d’altruismo, ed è provvidenziale Marino che anticipa Farias. Reggina in affanno sul forcing della Nocerina, ma gli amaranto si sono resi pericolosi al 47′ con Viola, autore di un gran tiro dal limite, fuori di pochi centimetri alla destra di Gori.
Al 63′ Castiglia lascia il posto a Rizzo. Dopo 20 minuti della ripresa, l’azione degli amaranto è un po’ spenta, mentre si affievolisce anche la spinta della Nocerina. Partita che si abbassa nei ritmi, quando una fiammata di Farias, in contropiede su errore di Rizzo in disimpegno a centrocampo, porta a un rigore “cercato”. Kovacsik si allunga e la punta della Nocerina non fa nulla per evitarlo. Rigore per gli ospiti, e Farias al 67′ rimette in parità il match.
Quarantadue minuti della ripresa. Il Granillo esplode. Interrompe il digiuno Emiliano Bonazzoli, che dà vita a un cross dal quale nessun si attendeva nulla e di testa riporta avanti gli amaranto.

Primo tempo. Bel primo tempo quello messo in campo da Reggina e Nocerina, nell’anticipo domenicale della serie Bwin. Due squadre che hanno giocato a viso aperto, con la Reggina propositiva e per lunghi tratti del match a gestire il gioco. Si parte ed è subito occasione da gol per Ceravolo, ma la punta non concretizza a tu per tu con Gori. Musica diversa rispetto alle ultime partite, gli amaranto giocano e si vede. Al 6′ Colombo crossa dalla destra e Bonazzoli viene anticipato sotto porta dall’estermo difensore campano. Utilizza molto di più le fasce la Reggina, e non solo la sinistra con Rizzato. Risponde la Nocerina al 7′, Castaldo cerca il sette alla sinistra di Kovacsik da fuori area ma la palla termina a lato. Primo quarto d’ora con il centrocampo amaranto che gira a dovere, la palla corre veloce e cambi di fronte continui. Una punizione tagliata di Emerson, al 10′ mette in apprensione Pomante, che si rifugia in corner rischiando l’autogol. Ancora il brasiliano impegna Gori sempre su calcio piazzato, gran botta dai 25 metri e il portiere neutralizza in due tempi.
Al 21′ parte un break della Nocerina, su appoggio sbagliato nella 3/4 avversaria da parte degli amaranto. Ripartenza fulminea ma il tre contro tre non produce grandi pericoli per Kovacsik.
Al decimo aveva fatto le prove, al 25′ Emerson indossa la casacca verdeoro, si ricorda dei nobili natali, e dalla stessa zolla dei 25 metri mette in rete, con la complicità della barriera della Nocerina. Partita sbloccata, meritatamente per la voglia dimostrata e il bel gioco espresso nella prima frazione. Insiste la Reggina dopo una breve risposta “d’orgoglio” degli ospiti; al 30′ il contropiede avviato da Viola, proseguito da Ceravolo, si conclude con un cross di Bonazzoli intercettato di Gori.
Ci prova Ceravolo a siglare il raddoppio: grandissimo destro a giro dai 20 metri e risposta superlativa di Gori che mette in angolo. Sugli sviluppi del corner, Bonazzoli di testa manda sopra la traversa di pochi centimetri.
Prima di rientrare tutti negli spogliatoi, c’è il tempo per assistere a una cavalcata di Missiroli, che si fa 30 metri palla al piede, scarica su Bonazzoli al limite dell’area, ma il tiro del centravanti finisce a lato. Primo tempo molto positivo per la squadra di Breda, urge però il raddoppio perché gli ospiti sono tutt’altro che remissivi e la “sorpresa” è dietro l’angolo.

Fabiano Polimeni

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