Motori: 24 ore di Adria. Francesco “Ciccio” Romeo pronto a far bene con il team di De Pasquale

Reggio Calabria. Trentaseienne ed estremamente veloce. E’ l’identikit di Francesco “Ciccio” Romeo, che tra dieci giorni sarà protagonista in quel di Adria. Per gli appassionati, Adria in questo periodo significa 24 ore, in pista, per Telethon. Insomma, motori. Saranno le Fiat 500 che durante la stagione sono impegnate nel monomarca, le vetture affidate alle mani dei numerosi equipaggi in gara. Il meglio dei piloti del panorama nazionale, con la vedette dell’equipaggio Ferrari a catalizzare l’attenzione.
Un po’ dell’attenzione, però, la dovremo riservare al nostro Francesco “Ciccio” Romeo, visto che il team, le motivazioni e la velocità sono quelle giuste per ben figurare nella gara di endurance dedicata alla beneficenza di Telethon. E’ pilota che colpisce gli addetti ai lavori Romeo, come nel 1995 quando folgorò Aldo Brescia, che gli promise un sedile semmai avesse fatto un team. E il sedile, nel 1998, arrivò: era quello della AFC Motorsport impegnata nel Trofeo Lupo. Una carriera costellata di risultati prestigiosi, velocità pura che è stata il biglietto da visita, nonostante la valigia degli sponsor non fosse quella buona per coprire una stagione intera.
Ti aspetta la sfida di Adria, come vivi l’attesa?
«Mi sto preparando puntando sulla concentrazione e sul tipo di gara. Non è una sprint, non serve tirare al massimo. Nell’endurance va trovata la costanza e un passo regolare, anche perché abbiamo un regolamento molto rigoroso, che ci mette a disposizione due treni di gomme da asciutto e due set di dischi e pastiglie. Sarà fondamentale gestire la corsa, essere sì veloci ma trattando bene la macchina».
La piccola di casa Fiat metterà i circa 180 cavalli, sfruttarli al meglio sarà compito di Romeo e dell’equipaggio che lo accompagnerà nelle 24 ore. Non teme le difficoltà di un “esordio” su una macchina nuova, abituato com’è nella sua carriera a saltare da un sedile all’altro, dalla Clio alla Lupo, dalla Megane ai kart, passando per le auto impegnate negli slalom in salita. «Ci sarà un breve turno di prove, il nostro team al pari degli altri avrà 2 ore complessive di test, non molte. Ma sono abituato, ho sempre corso “saltando” in macchina e riuscendo a ottenere ottimi risultati. Non avrò problemi di adattamento, prenderò confidenza nel turno di libere».
Parli con lui e si intravede la solita storia: piede pesante, velocità innata, ma nel posto sbagliato per emergere. Siamo periferia dell’impero per quanto riguarda il mondo delle corse, così è un’impresa riuscire a mettere insieme il budget per dimostrare il proprio talento con costanza. Mancano kartodromi di livello, manca l’attenzione verso il motorsport, quella che gli inglesi coltivano ogni domenica, come una messa da non perdere. Acquista ancor più valore la selezione di Romeo per la 24 ore di Adria, merito di Giuseppe De Pasquale, che ci ha corso insieme e ne ha apprezzato il talento tanto da metterlo in macchina alla guida dell’equipaggio che correrà il 17 e 18 dicembre prossimi.
Ma cosa si attende “Ciccio” Romeo da Adria, dal quattro in linea della 500? «Mi aspetto di andar forte, sarà compito di tutta la squadra, e puntiamo al podio. Il team è molto esperto nelle gare di durata, sono stati protagonisti a Spa Francorchamps quest’anno, oltre ad aver corso il monomarca Five Hundred. Darò il massimo, come è ovvio, poi ci sono situazioni imprevedibili, per cui è difficile fare pronostici; le nostre carte sono in regola per il podio. Sulla macchina nessun dubbio, arriverà fresca e resisterà alla 24 ore, saranno da gestire bene le gomme e i freni». Il palcoscenico di Adria è pronto, non resta che attendere l’inizio del concerto e ascoltare se Romeo il team di De Pasquale saranno bravi a suonare la sinfonia giusta, quella buona se non per il trionfo, almeno per salire sul podio dei Maestri.

Fabiano Polimeni



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