Presentata la Ford Mondeo, stile riuscito nel segno della Evos

Una nuova Aston Martin? No, semplicemente la prossima Ford Mondeo. Tradisce la somiglianza con il nobile casato inglese, la berlina cinque porte tre volumi di casa Ford. Segue fedelmente il (bel) solco stilistico tracciato dalla concept Evos alcuni mesi fa, e si presenta nella veste definitiva, quella del debutto, atteso per il prossimo anno.
Frontale rivoluzionario per Ford, finalmente uno stile che comunica qualcosa di definito: sportività. La calandra occupa la scena, con dimensioni che amplificano il senso di larghezza della vettura. Forma vagamente esagonale, con i profili cromati disposti in orizzontale a completare la griglia. Bene anche i gruppi ottici: sottili, due occhi che fuggono verso l’esterno. Nella parte inferiore del paraurti, sotto la traversa che spezza i due piani del frontale, resta qualche forma vagamente figlia del passato, specialmente nella parte centrale. Alle estremità, i fendinebbia. In generale è un design che accentua l’andamento “a freccia” dell’anteriore, dal grande dinamismo, sottolineato dalle profonde scalfature sul cofano. Due al centro, belle ma forse superflue, altre due più esterne, che nascono dai montanti e convergono verso gli spigoli superiori della calandra. Promosso a pieni voti lo stile davanti, vedremo che qualche dubbio in più, la nuova Mondeo, lo lascia dietro.
A guardarla di fianco, si rischia di scambiarla per un’Audi. Almeno fino al montante anteriore. Poi, la fantasia stilistica si affievolisce proseguendo verso il posteriore, dove acquista la vecchia austerità Ford.
Profilo con una linea di cintura alta, andamento a cuneo sottolineato dalla cornice cromata dei finestrini, mentre a snellire le lamiere ci pensa una linea netta, che unisce i gruppi ottici anteriori e posteriori, creando un’alternanza tra superfici concave e convesse. Stessa cosa in basso, con i passaruota idealmente collegati da una nervatura. Tutto bene fino al tre quarti posteriore. Qui, i rigurgiti stilistici del passato tornano a galla. Coda alta, luci che restano simili a quelle della vecchia Mondeo. Curiosità: provate a ruotarle di 180 gradi e avrete la forma della Maserati Granturismo. Dove lascia perplessi, il posteriore di questa Mondeo, è nella parte superiore della coda. Il lunotto posteriore si estende fin verso il bordo del portellone, riducendo (di molto) il terzo volume del bagagliaio. Con una coda così alta e imponente, sembra quasi di avere una due volumi e mezzo anziché una classica berlina. Paraurti alto, che si unisce alla perfezione con le lamiere della fiancata, mentre i gruppi ottici fanno parte di una forma che riprende idealmente l’esagono della calandra anteriore, con le superfici che si alternano da bombature e cavità.
Al lancio si attendono tre motori, per iniziare. Due benzina turbo, da 1.6 litri e da 2000 cc, rispettivamente con 181 e 240 cavalli, e non mancherà il diesel, sul quale ancora non sappiamo dare specifiche.

Fabiano Polimeni



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