Serie Bwin. Reggina senza idee, il Padova senza ostacoli al Granillo

Reggio Calabria. L’avvio del secondo tempo tra Reggina e Padova aveva lasciato buone speranze di una riscossa amaranto, dopo il sussulto su punizione firmato Nicolas Viola in chiusura di primo tempo. E invece, termina 1-4: senza appelli, senza giustificazioni che reggano. Più cinico e concreto il Padova, poca cosa la Reggina. Campagnacci è stato il primo a impegnare Pelizzoli, al 50′ con un diagonale. Primi dieci minuti della ripresa con la squadra di Gregucci che prova a prendere l’iniziativa, e ci riesce occupando costantemente la metà campo padovana. Ma la costruzione del gioco, le occasioni latitano. Così, al 63′ è Hallenius a ricordare al Granillo che il Padova c’è ed è pronto a mordere. Slalom dentro l’area per lo svedese e tiro che finisce in tribuna: prove tecniche per il gol che arriverà poco dopo.
Prima, però. Ruopolo mette la palla nel sette alla sinistra di Marino, con qualche colpa di troppo per Freddi, rimasto a guardare mentre preparava il destro buono per chiudere il match. Tre gol e partita virtualmente chiusa, prima del fischio finale c’è tempo per un punteggio ancor più rotondo, con Hallenius che non sbaglia e trafigge Marino dopo esser scappato per vie centrali e resistito alla rimonta di Cosenza.

Primo tempo. Senza macroscopiche occasioni da rete, il risultato nel primo tempo tra Reggina e Padova l’ha mosso una papera. Quella del minuto 27, targata Pietro Marino. L’estremo difensore amaranto valuta male un cross dalla sinistra, azzarda l’uscita, va a farfalle e alle sue spalle è lesto ad approfittarne Ruopolo. Uno a zero e prima frazione di gara archiviata senza grossi problemi per gli ospiti. Quarantacinque minuti con qualche spunto a singhiozzo da parte degli amaranto, in generale al Granillo lo spettacolo non è stato di quelli da ricordare. Più a proprio agio il Padova, Reggina che impiega molto a carburare e tentare di darsi un’organizzazione. Promosso Rizzato. Dai suoi piedi, lungo la fascia sinistra, i tentativi più convinti  per sviluppare qualche pericolo. Al 6′ il primo affacciarsi degli amaranto in area padovana, ma la palla attraversa tutta l’area senza che nessuno si faccia trovar pronto. Ancora al 26′ una percussione dell’esterno amaranto, che serve l’assist per Campagnacci: tiro da dimenticare.
Al 42′ Pietro Marino prova a far dimenticare l’erroraccio del 27′, su Drame il miracolo: tiro a giro sul secondo palo da pochi passi, Marino si allunga bene e devia di quel poco per mandare la palla in corner. Il primo tempo si chiude con il raddoppio del Padova. Corner, prolungato a centro area da Legati, spunta Cuffa e in beata solitudine fa il tap-in vincente per il 2-0. Nicolas Viola in pieno recupero cerca di risollevare il morale dei suoi e con una punizione magistrale, dai 25 metri di sinistro fa l’opera d’arte e accorcia le distanze.

Fabiano Polimeni

 

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