Poco più di un mese. E’ quanto manca al Salone di Ginevra e all’attesissima nuova generazione di Audi A3. La media di Ingolstadt – che nasce sulla nuova piattaforma modulare MQB di Volkswagen, condivisa con la futura generazione di Golf – è tra le novità più importanti dell’anno. Sappiamo già che arriverà nella tradizionale veste due volumi, cabrio, sportback cinque porte e anche in un’inedita variante berlina tre volumi quattro porte. Dopo i muletti e le foto spia disseminate sul web, e le immagini ufficiali degli interni, è la volta di un quadro generale sul design dell’Audi A3 che sarà. E arriva con un render grafico, in grado di prefigurare senza camuffamenti lo stile.
E’ stato chiaro sin dalle prime foto rubate durante i test con le pre-serie, che l’Audi A3 MY 2013 sarebbe stato un affinamento ulteriore di stilemi già noti. Calandra single-frame, che ormai è diventata essa stessa parte del marchio dei quattro anelli, immutata e trasferita pari pari dai restyling di Audi A5, A6 e dalla nuova Q3. Rispetto al passato cambiano i gruppi ottici, adesso con spigoli netti, per una linea più decisa. Come anche la striscia di led per i fendinebbia, che nel render grafico proposto si posizionano a metà delle ampie feritoie ai margini del paraurti. Il frontale dice poco altro, tra cui le nervature longitudinali sul cofano. Tralasciando il posteriore, che dovrebbe ricalcare lo stile visto sulla Audi Q3, un cambiamento rispetto alla vecchia generazione di Audi A3, la nuova lo propone lungo la fiancata, con il montante C più inclinato in avanti e anche, in apparenza, verso l’interno. Escamotage stilistico per tracciare delle “spalle” ampie all’altezza del retrotreno, idealmente dà la sensazione di auto più larga di quanto in realtà non sia. Nuova anche la scalfatura profonda che percorre il laterale, dal passaruota anteriore fino ai gruppi ottici posteriori.
Capitolo propulsori. Tre e quattro i numeri sui quali farà affidamento la segmento C di Audi, intesi come cilindri. Con un denominatore comune: il turbocompressore. Si parte con un piccolo 1.2 litri, che alcuna stampa specializzata riporta essere anche in declinazione 60 cavalli. Dubitiamo che per blasone e stazza, si possa installare il più piccolo dei propulsori della serie EA211 sotto al cofano della A3. Sarebbe, tra l’altro, una motorizzazione aspirata, che non pochi problemi avrebbe a spostare i volumi importanti della nuova Audi. E’ sicuro, invece, il sistema di cylinder de-activation, sulla motorizzazione 4 cilindri 1.4 litri TSI da 140 cavalli, che già sappiamo esordirà sulla Audi A1.
Non resta che dare uno sguardo a come potrebbe presentarsi in veste definitiva la nuova Audi A3, a quest’indirizzo.
Fabiano Polimeni