F1. La Red Bull RB8 pronta al debutto domani a Jerez

L’attesa era tutta per lei. Se Adrian Newey disegnasse anche una bicicletta, saremmo tutti in attesa di scoprire quali invenzioni il mago inglese ha estratto dal cilindro. Figurarsi, poi, se a esser presentata è la Red Bull RB8, ovvero, la monoposto per il mondiale di Formula 1 2012. Da domani si girerà a Jerez, oggi, invece, presentazione della “quarta evoluzione della Red Bull RB5”. Così l’ha definita il progettista di questa nuova RB8. Per i puristi dell’estetica, l’ennesima reinterpretazione del “gradino”, dopo Caterham, Ferrari e Lotus. Se i mondiali si vincessero come un concorso di bellezza, allora la McLaren avrebbe già conquistato i due allori. Ma non è così.
«Questa è la quarta evoluzione della RB5, la pressione c’è ed è quella di provare a stare dove abbiamo dimostrato di poter essere. E’ un compito difficile, perché abbiamo perso gli scarichi soffiati con le restrizioni sul loro posizionamento: un sistema che abbiamo sviluppato e forse ci ha permesso di stare davanti a tutti nelle passate stagioni. La RB7 era stata disegnata intorno a quel concetto, e probabilmente siamo stati gli unici a farlo, per questo è possibile che abbiamo perso più degli altri con l’abolizione». Zona del posteriore, così, che è stata riprogettata intorno a un altro dato, quello dell’altezza da terra. Nella passata stagione, l’assetto in “picchiata” della Red Bull era caratteristico, con il retrotreno molto più su rispetto agli avversari. Adesso le limitazioni hanno indotto Newey a lavorare molto per ottimizzare aerodinamicamente questa mancanza. «Sono restrizioni a dire il vero un po’ frustranti, non danno nuove opportunità, semplicemente chiudono una porta. Un effetto chiave del sistema degli scarichi aveva riguardato anche l’altezza al posteriore, che ci aveva permesso di aumentare l’altezza da terra: sarà più difficile adesso, per questo siamo tornati indietro e sviluppato di nuovo la macchina intorno a un’altezza da terra minore». Riesce comunque a esser sempre molto rastremata nella zona delle pance, limando a prima vista qualche millimetro, centimetro più degli avversari. E se Ferrari e McLaren hanno optato per una carrozzeria che ingloba gli scarichi in una posizione più esterna, la Red Bull RB8 va controcorrente, posizionandoli più al centro. All’anteriore, detto del musetto, c’è un altro elemento che desta curiosità: la zona a coltello, che si protende molto in avanti con una paratia centrale di ampie dimensioni. Al riscontro in pista sarà possibile capire quanto si spinge in avanti rispetto agli avversari.
Fin qui l’arma del team austro-inglese. Toccherà a Webber e Vettel metterla a punto e farla andar forte. Sembra sia tutti consapevoli in Red Bull che le condizioni per un dominio come quello dello scorso anno non esistono più. «All’inizio della scorsa stagione non ci aspettavamo quel che poi è accaduto, credo che lo stesso è quest’anno. Sarebbe sbagliato approcciare questa stagione aspettandosi di replicare il 2011, come anche ottenere il comando presto e con un gran divario sugli avversari. Sarà una lotta molto serrata, qualcosa di diverso sarebbe una sorpresa a esser sincero», commenta un Vettel pronto a respingere gli assalti di Alonso, Hamilton, Button.
Anche Chris Horner si attende una competizione con più scuderie in grado di star davanti, «Ci sarà grande lotta quest’anno con sei campioni del mondo in griglia. La McLaren ha un team forte, con due grandi piloti. Fernando Alonso: tutti conoscono le sue doti, e anche la Ferrari è un gran team. C’è il ritorno di Raikkonen, poi, anche la Mercedes sembra sarà competitiva. Ecco, credo ci aspetti una stagione eccitante, il nostro obiettivo è quello di provare a star davanti ai nostri avversari e costruire il successo sulle lezioni che abbiamo imparato lo scorso anno».  Da domani tutti in pista, si inizia a girare a Jerez, in attesa dell’ultima monoposto tra i big a esser svelata: la Mercedes Amg Gp di Rosberg e Schumacher.

Fabiano Polimeni


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