Csi. Conclusa l’assemblea provinciale, Paolo Cicciù riconfermato presidente

Reggio Calabria. Dirigenti, allenatori, il mondo delle Istituzioni, agenzie educative del sociale, si sono incontrati per celebrare e condividere l’assemblea provinciale Csi dal titolo “L’educazione sfida lo Sport. Tra alleanze, sguardi profetici e segni di speranza”.
In un gremito auditorium Diego Suraci, è stato riconfermato presidente provinciale l’uscente Paolo Cicciù. L’introduzione è toccata al consulente ecclesiastico provinciale Don Mimmo Cartella. «Il Csi avverte fortemente la responsabilità di mostrare tutto il valore educativo dello sport, nella consapevolezza di avere tra le mani uno strumento privilegiato di coinvolgimento e di educazione dei più giovani. È giunto il tempo di non accontentarsi di proclamare quasi retoricamente che lo sport è una grande risorsa per l’educazione, ma di compiere scelte concrete che ne mostrino il valore. Si tratta non semplicemente di rendere migliore lo sport, ma di offrire ai più giovani e alla società in cui viviamo personalità di ragazzi e di giovani che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con grandi orizzonti, di mettere alla prova se stessi e di essersi misurati con la serietà della vita. In questa direzione si è mosso il Comitato Csi di Reggio Calabria».
Subito dopo hanno portato il loro saluto il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, il presidente del Coni di Reggio Calabria Giovanni Filocamo, il vicario della diocesi di Reggio–Bova Mons. Antonino Iachino, il presidente della Fip Calabria Sandro Labozzetta, il presidente della Fidal di Reggio Calabria Gigi Gangemi, la prof.ssa Paola Panuccio in rappresentanza dell’ufficio Sport della siocesi.
Prima delle operazioni di voto, il presidente Paolo Cicciù, ha indicato, prendendo spunto dagli orientamenti nazionali del Centro studi Csi, le linee guida del prossima quadriennio. «Lo sport ha in sé un potenziale educativo enorme: insegna ai giovani in prima istanza valori sociali importanti eppure vacillanti, come la fiducia nel futuro, l’assunzione di responsabilità, il rispetto della legalità, l’accoglienza del “diverso”, la cooperazione, il vivere insieme secondo le regole della democrazia, il fair-play. E non solo: contribuisce a rispondere alle domande profonde che pongono le nuove generazioni circa il senso della vita, il suo orientamento e la sua meta. Per sfruttare queste sue possibilità, lo sport, ha bisogno di educatori motivati e competenti e capaci di operare di concerto con la famiglia, con la scuola, con le parrocchie, con chiunque sia interessato a lavorare a favore dell’educazione giovanile. In questo tempo di crisi dell’educazione, lo sport è un’esperienza opportuna per tornare a prendersi cura della persona nella sua globalità e per aiutarla a crescere verso ciò che rende la vita buona e degna di essere vissuta.
Educare con lo sport richiede progettualità, intenzionalità educativa, metodo educativo ed educatori all’altezza del ruolo consapevoli e preparati. Si educa ogni giorno ma in una prospettiva di lungo periodo e dentro un patto di alleanza con il territorio. Sono sette gli elementi fondamentali che caratterizzeranno il prossimo quadriennio del Csi di Reggio Calabria. Il Csi deve defenestrare la logica dei “torneifici”, promuovendo un nuovo modello associativo che mette al centro di tutto l’appartenenza e la condivisone dei valori. I luoghi educativi. Il campo sportivo, lo stadio, la palestra, lo spogliatoio, la strada, la piazza, la parrocchia, la scuola devono diventare i nuovi luoghi educativi. Il Csi reggino punta a intensificare i percorsi formativi attraverso campus residenziali, laboratori e seminari. La dimensione imprenditoriale, orientata da una domanda che proviene soprattutto dalle famiglie e dai giovani e che va qualificata e orientata al bene comune. E’ un campo che può generare nuove opere, rimettere in circolo strutture e immobili dismessi o scarsamente profittevoli. Il reperimento delle risorse economiche può avvalersi del fatto che l’attività sportiva oggi vive per più dell’80% della contribuzione di singoli e famiglie, una condizione di grande vantaggio rispetto ad altri settori in cui agiscono le organizzazioni non profit e nei quali è prevalente il finanziamento pubblico.
Tra l’altro il settore potrebbe contribuire a sostenere una buona occupazione giovanile che in Italia vede il 30% di giovani disoccupati. Perché non proporre percorsi di tirocinio sostenuti fiscalmente per almeno 12 mesi, per giovani in cerca di lavoro, con un percorso formativo che li abiliti all’animazione e alla gestione di eventi sportivi? A breve, il Csi di Reggio Calabria, presenterà alla cittadinanza un progetto che punta a sviluppare, nel comparto sport, percorsi imprenditoriali e occupazionali per giovani».
Durante la serata sono stati consegnati i premi speciali Csi: Nella sezione Sport e legalità il premio è andato alla società sportiva Sporting Gioiosa per il progetto della Scuola calcio etica. Entusiasta il presidente Francesco Rigitano. Nella sezione Sport e multicultura, riconoscimento all’associazione Centro Giovanile – Giovani Domani per aver schierato, nei Campionati di calcio a 5 e Pallavolo, ragazzi di ben sei nazionalità. Nella sezione Sport e integrazione, premio per l’associazione Stefania Pennestrì guidata da Andrea Arminio. Infine Premio dell’anno 2012 “Uno sport per la vita” a Daniele Artuso della società sportiva San Pio X.
Eletti al Consiglio provinciale Csi: Clementina Tripodi, Paolo Simone, Domenico Squillaci, Mimmo Aricò, Lorenzo Surace, Nicola Marra, Alessandro Surace, Luciano Praticò, Pasquale Lacava, Francesco Rigitano, Pietro Inuso e Renzo Ambrogio. Revisore dei Conti è stata eletta la Dott.ssa Natalizia Russo. La quadra del neo presidente Cicciù è già al lavoro per la programmazione del prossimo anno. Cresce l’attesa per la Danone Nations Cup ( 5-6 Maggio) e la Csi Woman Soccer ( “7 -29 Aprile 2012).

Csi Reggio Calabria

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