F1: Gp Bahrain. Il tracciato, gli orari, i dettagli

Lunghi rettilinei. Staccate decise. L’asfalto sporco e la sabbia a complicare la gestione delle gomme.Sono alcuni dei punti chiave del tracciato di Sakhir, dove si disputerà domenica il gran premio del Bahrain. Per la tappa nel paese arabo, ci sarà una sola zona Drs, con il detection point poco prima dell’ultima curva che immette sul rettilineo principale, dove sfruttare gli effetti dell’ala mobile in gara. Diversamente da quanto avvenne nel 2010 – ultimo anno in cui si è corso il gran premio del Bahrain – il layout della pista sarà quello “breve”, da 5412 metri, anziché gli oltre 6 km della pista endurance. Verrà tagliata tutto il secondo settore caratterizzato da continui cambi di direzione a media velocità, per sostituirlo con altri due allunghi dove sfruttare il motore e la trazione.

Si preannuncia gara diversa rispetto alla Cina, almeno per quanto riguarda il meteo e l’impegno richiesto alle gomme. Temperature nell’ordine dei 30° C, la sabbia a disturbare il week end, saranno due elementi che contribuiranno a mettere a dura prova le mescole morbide e medie della Pirelli. Gommista italiano che di Sakhir ha solo due riferimenti, relativi ai test svolti tra fine 2010 e inizio 2011, prima dell’esordio nella massima formula.

Si sta per il 50% del giro (in gara) con la farfalla del gas spalancata, mentre la staccata più decisa è in fondo al rettilineo principale, dove si passa da 315 km/h ad appena 65, in 3 secondi e 130 metri. Totale, 5G di decelerazione. Poi, curva a destra in seconda, tutto giù e via sfruttando la trazione tra le curve 2 e 3 – appena degli accenni da fare in pieno -. Ancora un rettilineo prima di arrivare alla staccata della curva 4, dove tentare il sorpasso. Un tema non secondario sarà quello della traiettoria, visto che la sabbia e lo sporco fuori dalla linea ideale distruggono le gomme, come visto in Cina con Raikkonen. C’è anche un rischio graining messo in conto dalla Pirelli, mentre saranno gli pneumatici posteriori a soffrire maggiormente l’usura e lo stress termico.

Un altro punto chiave riguarda la rapidità d’inserimento della vettura, specialmente nello stretto tornante che immette sul secondo rettilineo più lungo di Sakhir a metà giro, in fondo al quale si scalano tre marce per tuffarsi in una veloce sinistra e poi affrontare in pieno la lunga curva a destra che anticipa la terza retta del tracciato. Importante la frenata, con macchina in appoggio, visto che segue un rettilineo sul quale poter approfittare di un eventuale errore. Ultima curva che ricorda quella dell’A1 Ring in Austria: si scala fino alla terza, curva in discesa e contropendenza; appena raggiunto il punto di corda, tutto giù sul rettilineo principale con il Drs aperto.

Fabiano Polimeni

Gp Bahrain 2012 – Sakhir (i dati dell’ultima edizione 2010 sono riferiti al tracciato lungo)

Lunghezza tracciato 5.412 metri

Giri di gara: 57 (308,238 km)

15 curve: 5 a sinistra, 10 a destra

Vincitore 2010: Fernando Alonso (Ferrari)

Pole position 2010: Sebastian Vettel (Red Bull) 1’54″101

Record sul giro in gara: 2004 M.Schumacher (Ferrari) – 1’32″238

Orari Gp Bahrain 2012: prove libere, qualifiche e gara (ora italiana)

20 aprile 2012

21 aprile 2012
  • III sessione prove libere 10:00-11:00
  • Qualifiche 13:00-14:00
22 aprile 2012
  • Partenza gara 14:00

 

  • I due recordmen di vittorie sono Alonso e Massa, entrambi con 3 successi. Schumacher e Button gli altri due ad aver vinto a Sakhir, con un successo a testa

 

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