Calcio. Verso Nocerina-Reggina, Breda: “Non mi aspettavo di tornare, ora conta il finale di stagione”

Reggio Calabria. È tutto pronto per il “Breda bis”. Il tecnico trevigiano è tornato in sella dopo più di tre mesi. I numeri, alla fine, gli hanno dato ragione: aveva lasciato la squadra al sesto posto, mentre ora la ritrova al decimo. Di qui, l’esonero di Gregucci, per il quale comunque l’allontanamento avrebbe “ragioni non da campo”. Mentre glissa sul proprio esonero Breda, che punta tutte le sue fiches sull’aspetto motivazionale: fare più punti possibili da qui alla fine, a partire dall’ostica trasferta di domani a Nocera Inferiore. Proprio contro la Nocerina, Breda ottenne lo scorso novembre l’ultima vittoria della sua gestione tecnica, poi i quattro punti ottenuti nelle successive sei gare condussero la società a sollevarlo dall’incarico. “L’esonero? Non ci ho pensato tanto, dico la verità” – ha premesso in conferenza stampa –. “Nel calcio ci sono cose che non ti aspetti, è un ambiente molto emotivo. Non entro nel merito se sia giusto o sbagliato, i ‘se’ e i ‘ma’ ora non servono. Adesso mi interessa pensare a queste sette partite e mezza, perché non è un lavoro dove ti puoi togliere il sassolino dalle scarpe, non me ne importa niente. Vuol dire che avrei dovuto fare qualcosa di diverso. Ma a che serve andare a soffermarmi su cose ormai passate? Ora devo concentrarmi su altro. Oltre che scalare la classifica, e sarà dura, mi hanno chiesto di lavorare sull’identità del gruppo. È ovvio che l’obiettivo è fare più punti possibili, a partire da una trasferta tosta. Non sarà semplicissimo perché abbiamo un calendario con tanti impegni ravvicinati’. Breda ammette poi che non si aspettava di essere richiamato: “In questo momento no, ma nemmeno prima. Non ho neanche la tuta, perché l’ho regalata. Ma sono contento di essere qui. Quello che il mio ritorno rappresenta per me dipende anche da queste sette partite e mezzo. Io la vedo come un’opportunità. Vuol dire che non avevo sbagliato tutto, ma il calcio non è una scienza esatta e chi fa delle scelte può avere idee diverse”. L’allontanamento di gennaio fu comunque dovuto soprattutto al rapporto non idilliaco con qualche giocatore. Riuscirà il tecnico trevigiano a ricompattare lo spogliatoio? “Io spero, anzi sono convinto – risponde Breda – di trovare delle persone che credono in queste sette partite e mezzo. Barillà ad esempio è stato bravissimo perché nel periodo in cui gli è stata data l’opportunità l’ha colta, vuol dire anche che si è allenato bene prima e ha messo la rabbia in campo. Io cerco gente così. Dobbiamo provare a ottenere qualche risultato importante, quindi qualcosa devo rischiare”. Il tecnico chiarisce inoltre di non voler cambiare assetto tattico, ma di voler cambiare gli interpreti. “Anche perché – ammette – abbiamo defezioni importanti”. Il riferimento è alle squalifiche di Cosenza, Bonazzoli (due giornate a testa) ed Emerson (che deve scontare l’ultimo turno), mentre Adejo è l’unico infortunato e Campagnacci è “a mezzo servizio”. “Dovremo essere bravi nell’approccio – evidenzia ancora Breda –, perché quello di Nocera è un campo caldo, poi dovremo usare le nostre armi, come attaccare gli spazi e le ripartenze”. Tra i pali, dovrebbe essere confermato Belardi, che ha partecipato ieri alle esequie di Morosini: “È stato per tutti drammatico, per lui in particolar modo. Però conoscendo la sua personalità, avrà voglia di scendere in campo”. Davanti a lui, scelte obbligate per Breda, con i soli Freddi, Angella e Marino disponibili: saranno dunque loro a comporre il trio difensivo. Ballottaggio a destra tra Colombo e D’Alessandro, a sinistra agirà Rizzato. Dubbi maggiori in mediana, dove dovrebbero trovare spazio Rizzo e Barillà, con Nicolas Viola, Castiglia e Armellino a contendersi una maglia. Tornerà in attacco Ragusa: Alessio Viola è il favorito per giocare al suo fianco.

Danilo Mancuso

 

 

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