Reggio Calabria. Si manifesta nuovamente come uno spettro del passato l’accatastamento della spazzatura in alcuni luoghi della città. Quartieri della periferia posta a nord di Reggio risultano infatti sommersi da cumuli di immondizia che da tempo ormai non viene più raccolta. Gallico non gode in queste ore ottima salute dal punto di vista igienico sanitario. Alcuni punti di esso infatti appaiono completamente invasi dai rifiuti con la spazzatura che ha completamente sommerso anche i cassonetti della raccolta sparsi per le vie. Come quei posti che, oggi come tempo addietro, ripresentano una situazione di pericolosità igienica davvero marcata. Una nuova emergenza che ricorda quella vissuta solo pochi mesi addietro che, a quanto pare, sembra ripetersi alternando quelle immagini di degrado ambientale viste e riviste in tanti angoli della città.
Sulla via Nazionale che porta verso il rione, i cassonetti si presentano ingolfati dai sacchetti di spazzatura che, fuoriuscendo, si sono mischiati con quelli di risulta che già stazionavano nei pressi di essi. Stessi scenari per altri siti sparsi per le vie del rione. Come ad esempio quello posto proprio all’ingresso sud della frazione di Gallico. Qui, ad accogliere il visitatore, oltre ad un cartello inguardabile vecchio, illeggibile, arrugginito e piegato su se stesso che già la dice tutta sui mancati interventi di bonifica in quel luogo (basti pensare che poco prima di entrare nel quartiere capeggia un altro cartello nuovo e ben visibile con su stampato il nome che annuncia la località), esiste un altro scenario vergognoso impossibile da non notare. Una vecchia macchina, una di quelle che ogni tanto anche in altri punti siamo abituati a vedere “calata” nella stessa situazione, appare sommersa dai cumuli di immondizia (come segnalatoci da un residente del posto) rimasta ormai solo con il tetto scoperto.
E se Gallico non gode di uno status ottimale dal punto di vista salutare, altrettanto uguale, purtroppo, bisogna dire del confinante rione di Archi. Stesso giro tra le strade, stesso degrado ambientale che insiste a poca distanza dalle abitazioni, stessa vergognosa condizione di pericolosità igienica. I residenti delle tante palazzine che si sviluppano all’interno del quartiere tra interminabili incroci di vie e ampi cortili, in attesa che venga finalmente bonificata l’area (dell’intero rione!), soffrono intanto i miasmi aciduli irrespirabili del puzzo emanato dai montagne di spazzatura lasciata in giacenza da molto tempo tra i mille disagi che la condizione di incuria “evapora” tra insetti e animali molesti.
Guglielmo Rizzica