Il pianista reggino Giuseppe Albanese si racconta ad Amadeus, il mensile della grande musica

Giuseppe Albanese

Giuseppe Albanese

Sul numero di settembre, in edicola dal 1° del mese

Milano. Amadeus, il mensile della grande musica, ha incontrato per i propri lettori il pianista Giuseppe Albanese, il quale ha appena pubblicato “Fantasia”: un album inciso per la Deutsche Grammophon, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann.
Nato a Reggio Calabria 35 anni fa, vincitore nel 1997 del Premio Venezia (concorso che ha nel tempo contribuito a lanciare giovani talenti oggi affermati), Albanese non è nuovo alle pagine di Amadeus: due anni e mezzo fa, infatti, ha inciso un CD monografico, allegato al mensile, con alcune delle migliori composizioni pianistiche di Claude Debussy in occasione del 150° anniversario della sua nascita.
Con il debutto per Deutsche Grammophon, Albanese corona una carriera costellata di premi e di intensa attività concertistica in tutto il mondo, affiancata dagli impegni come docente al Conservatorio di Pesaro, dove si è diplomato a diciassette anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore.
Nell’intervista ad Amadeus, Albanese offre, fra l’altro, una personale definizione di cosa è fantasia: “è un concetto legato alla creatività; significa riuscire a non ricalcare i soliti schemi, significa originalità multiforme e variopinta; l’interprete deve sempre essere fantasioso, specie quando la fantasia è un termine formale e ci proietta in una dimensione “altra”, spirituale, uditiva”.

Amadeus nasce nel 1989, e per il settore della stampa specializzata è subito un successo editoriale senza precedenti. La formula di utilizzare il cd come allegato a un periodico dedicato alla musica fu molto apprezzata dai lettori e dai collezionisti. A venticinque anni di distanza la rivista, interamente rinnovata nella veste grafica, ha mantenuto inalterato il rigore scientifico proponendo ai propri lettori un repertorio trascurato dalla discografia ufficiale e dalle programmazioni delle società concertistiche, ma di estremo interesse musicale. Oggi Amadeus, presente nella maggior parte delle biblioteche pubbliche, è il più diffuso mensile di  musica e gode dell’apprezzamento delle più alte personalità del mondo della musica e della cultura.

La copertina del numero di settembre 2014 di Amadeus
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