Parte della ricchezza dell’Italia è il suo buon cibo e la sua capacità di innovare, di creare nuove idee e di cercare sempre nuove frontiere. E tutto parte dall’agricoltura, dai campi e dalle piantagioni, dalla terra e dal caldo del Mediterraneo.
Tra i frutti italiani a cui spesso non si pensa ci sono sicuramente le mele, di diverse varietà, dolcezze e sapori. Dal Nord al Sud, il dato della produzione di mele nel 2023 è stato positiva. Con una produzione totale di oltre 2 milioni di tonnellate (quasi il 3% in più rispetto al 2022), i coltivatori italiani hanno fornito il mercato con il 4% di mele fresche in più e la varietà Golden Delicious continua ad essere la regina dal 2020, con una produzione media annuale di oltre 470.000 tonnellate.
Parte del successo della produzione di mele in Italia è dovuta a due fattori: l’esportazione e la digitalizzazione del mondo agricolo. Infatti, la fusione tra tradizione e modernità è fondamentale per lo sviluppo dell’industria dell’agricoltura, italiana e non solo. Tra le tante innovazioni che gli agricoltori europei possono implementare ci sono l’intelligenza artificiale (AI), le viti autoforanti, i robot, i sensori, il 5g e l’Internet of Things (IoT). Tutti i professionisti beneficiano della digitalizzazione in agricoltura, dai produttori ai trasformatori fino ai rivenditori e ai distributori.
Ne è una prova l’uso della tecnologia del metaverso per le scienze agrarie e forestali e per lo sviluppo di nuove piante ad alto rendimento e resilienti ai cambiamenti climatici. Grazie a una collaborazione con l’Università della Tuscia, questa tecnologia innovativa permette ad essere umani e avatar di creare simulazioni attraverso l’uso di tecnologie come il 3D ed il 4D.
Ovviamente, è importante che l’innovazione digitale sia inclusiva ed accessibile a tutti, anche alla PMI (piccole e medie imprese) che lavorano nel settore agricolo. Altrettanto fondamentale, nell’agricoltura e nella filiera del cibo italiano, è la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente mentre la produzione diventa sempre più efficace e lucrativa.
La produzione delle mele non è l’unico settore italiano della catena alimentare ad avere avuto successo nel 2023. Tra le tante delizie del made in Italy c’è anche il Gorgonzola Dop, con una produzione aumentata di oltre il 2,5% nel 2023 e parte di questi numeri positivi è dovuta anche ai piccoli produttori come gli agriturismi italiani, che producono il 32% dei prodotti Dop e Igp della penisola con territori come quello del Friuli Venezia Giulia dove la produzione super il 50%.
Non è solo il cibo a rappresentare il meglio del made in Italy all’estero. Ci sono anche i vini, dolci e non solo, presenti sulle tavole di tutto il mondo. Come il rosè Trentodoc Maso Martis Rosé Extra Brut dell’azienda trentina Maso Martis che, nel 2023, si è guadagnato il premio
come The World’s Best Rosés di Nat Sellers. Insomma, il rosato italiano è primo al mondo per qualità grazie alle sue note di frutti di bosco e alla frutta rossa, con un gusto floreale del Rosé Extra Brut che ha conquistato i giudici internazionali.