Dal turismo religioso la ripartenza dell’economia

Aurea – Borsa del Turismo religioso e delle Aree protette è arrivata alla sua decima edizione, e ancora una volta ha utilizzato come location la Calabria, e ancora più nello specifico il Santuario di San Francesco da Paola, dove sono giunti giornalisti e operatori turistici, interessati o specializzati nel turismo religioso, di ben 22 Paesi.
Questa edizione però ha avuto un’atmosfera particolare, intrisa della consapevolezza della grande occasione che il turismo religioso rappresenta non solo per Paola e la Calabria in generale, ma per tutte quelle realtà in cui il sacro ha assunto un ruolo, storico e culturale di grandissimo rilievo, ed oggi è pronto ad aprirsi anche a quello economico.
Negli anni della crisi il turismo ha rappresentato un’ancora di salvezza per le località tradizionalmente baciate dal sole e dall’attenzione degli stranieri principalmente, e un’ispirazione per la ripresa nelle località in cui si sono chiusi in modo drammatico altri settori. Tuttavia è diventato anche chiaro che non è sufficiente lasciarsi guidare dalla stagionalità e dalle tendenze del momento, quanto piuttosto bisogna costruire l’offerta, in modo tale da saperla dosare nell’arco di tutto l’anno.
In questa ottica quindi è il turismo religioso quello che può fare da traino e volano per l’intero settore turistico, una consapevolezza che non sembra aver colto impreparata la giunta calabrese. Intanto però bisogna passare ai fatti, che non debbono limitarsi al mero confronto dei prestiti più adatti (approfondimenti su http://www.zonaprestiti.com/guida/confrontoprestiti.htm), quanto alla specializzazione dell’offerta stessa, ad una maggiore preparazione del personale che lavora localmente e il miglioramento dei servizi e delle infrastruttura, sia dal punto di vista privato, che da quello pubblico.
A riguardo suonano molto chiare le parole dette da Pasquale Anastasi, in qualità di Dirigente generale del Dipartimento regionale Turismo, il quale ha voluto sottolineare che “attraverso un continuo confronto culturale, religioso e operativo, si possano incontrare e conoscere le imprese del turismo, gli esperti del settore e gli operatori, per elevare e orientare la qualità dell’offerta stessa”. In sintesi la disponibilità e le basi ci sono, ma ancora non c’è nulla di concreto su fondi, finanziamenti europei e non atti (informazioni su Calcoloprestito.org) ad aiutare chi vuole dedicarvisi. Quindi non rimane che stare a guardare se si arriverà a uno sviluppo che avvantaggi concretamente l’economia e l’occupazione del territorio.

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