Reggio Calabria. Giovanni Vilasi, l’imprenditore di 51 anni vittima di un agguato oggi nel quartiere di Gallina, è stato ucciso con tre colpi di pistola alla testa. A sparare, secondo le prime ricostruzioni ancora al vaglio della Polizia, sarebbe stato un uomo che poi è fuggito, a bordo di un mezzo a due ruote guidato da un complice. Vilasi, imprenditore edile, appaltatore, della zona, era appena uscito dal bar “Il Bergamotto”. E’ accaduto intorno alle ore 14.00 in via Trappeto, di fronte alla vecchia sede dell’Università di Reggio Calabria, l’allora unica facoltà di Architettura era ubicata a Gallina. Oggi, nelle vicinanze della vecchia struttura che da qualche anno è sede della scuola regionale dello sport del Coni, c’è una scuola.
L’automobile di Vilasi, un’Audi A4 di colore scuro, era parcheggiata dall’altro lato della strada, lo sportello lato guida adiacente al marciapiede. Chi ha sparato si è posizionato in strada ed ha esploso i colpi, almeno quattro, attraverso i finestrini lato passeggero. Per Vilasi, seduto al posto di guida, non c’è stato scampo. Sul posto non sarebbe stato repertato alcun bossolo. Significherebbe che chi ha sparato ha usato un revolver, una pistola a tamburo, probabilmente calibro 38, che di solito ha fino a sei colpi nel tamburo. Un’arma per mani esperte.
I primi a giungere sul posto sono stati gli agenti della Squadra Volante, diretta dal vice questore aggiunto Luciano Rindone, che hanno congelato la scena del crimine su cui hanno operato per eseguire i rilievi gli specialisti del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica diretto dal vice questore aggiunto Diego Trotta. Le indagini sono condotte dagli investigatori della sezione omicidi (diretta dal commissario capo Gesualdo Masciopinto) della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e dal suo vice Fabio Catalano.
Fabio Papalia